Il cinghiale “Totò” verrà soppresso? Deve decidere la Corte d’appello di Douai

Il cinghiale “Totò” verrà soppresso? Deve decidere la Corte d’appello di Douai
Il cinghiale “Totò” verrà soppresso? Deve decidere la Corte d’appello di Douai
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Questo venerdì, 28 giugno, la Corte d’appello di Douai dovrà decidere sulla sorte riservata a un cinghiale. Questo animale è stato accolto da una famiglia di Boiry-Becquerelle, vicino ad Arras, nell’ottobre del 2023, salvo il fatto che la legge vieta la detenzione di animali selvatici.

La legge vieta la detenzione di animali selvatici

Fu durante una passeggiata nella foresta che la famiglia Bienvenu scoprì il cinghiale. L’animale è in uno stato pietoso, aggredito dai cani da caccia, come spiega Arnaud, il padre: “Mio figlio era nella foresta dell’Aisne, quando ha sentito il trambusto dei cani e dei cinghiali. È corso per salvare il cinghiale dalle bocche dei cani. Ha scelto di portarlo a casa per prendersi cura di lui.”

Per quasi due mesi la famiglia si prende molta cura con la bestia e gli dà perfino un soprannome”TotòIl padre spiega di aver accudito il cinghiale e di avergli dato da mangiare: “I bambini gli davano un biberon prima di andare a scuola e la sera ci alzavamo per dargli qualcosa da mangiare. Lo abbiamo lavato, ci siamo presi cura di lui. Avevamo programmato di liberarlo nella foresta instillandogli alcuni valori selvaggi. Volevamo solo salvare un animale ma non dovevamo farlo perché oggi riceviamo una convocazione in Procura, siamo trattati come delinquenti.” La legge vieta la detenzione di animali selvatici. Nel novembre 2023, durante una perquisizione, le autorità hanno sequestrato il cinghiale.

Il cinghiale, ferito dai cani da caccia, è stato curato da una famiglia di Boiry-Bacquerelle, vicino ad Arras
Documento presentato Arnaud Bienvenu
Questo cinghiale, ferito durante una battuta di caccia, è stato accolto per due mesi da una famiglia di Boiry-Bacquerelle, vicino ad Arras
Documento presentato Arnaud Bienvenu

“Per due mesi ha condiviso la vita familiare” Arnaud Bienvenu, ha accolto il cinghiale nella sua casa

Tutte le opzioni vengono analizzate dai tribunali. È impossibile rilasciarlo in natura poiché vive in un rifugio da otto mesi. Secondo il sostituto procuratore di Arras l’animale è risultato positivo ad una malattia. La Procura di Arras ha chiesto l’eutanasia. Ma secondo Arnaud Bienvenu l’animale gode di buona salute: “È stato prelevato un campione ed è risultato positivo alla malattia di Aujeszky. Se fosse portatore di questa malattia sarebbe morto molto tempo fa poiché questa infezione provoca la morte rapidamente. È stato effettuato un secondo test ed è risultato negativo.

La richiesta di eutanasia è stata respinta dal presidente del tribunale di Arras. Ritiene che le misure adottate per collocare l’animale non siano state sufficienti. Sarà quindi la Corte d’Appello che dovrà pronunciarsi questo venerdì 28 giugno sul destino riservato a “Totò”. Il cinghiale di 8 mesi sarà rappresentato da un avvocato, Maître Camus, che ha offerto i suoi servizi gratuitamente.

La famiglia ospitante di “Totò“fatica a trovare una soluzione ed evitare l’eutanasia. Arnaud Bienvenu ha ricevuto molto sostegno sui social network da persone anonime e associazioni di protezione degli animali. L’avvocato del cinghiale proporrà di collocare l’animale in un parco specializzato; tre parchi specializzati nella riproduzione dei cinghiali si sono offerti di accoglierlo.

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