MCG vuole cambiare le regole dell’applicazione

MCG vuole cambiare le regole dell’applicazione
MCG vuole cambiare le regole dell’applicazione
-

La polemica legata alle assunzioni nella città di Ginevra continua a generare inchiostro. Lo scandalo legato all’assunzione del condirettore di Frédérique Perler e le recenti rivelazioni del forum di Ginevra sugli impegni di alcuni bagnini sollevano interrogativi. Il MCG richiede, come prerequisito per l’assunzione, il domicilio a Ginevra di tutti i candidati.

Nel mese di aprile, la Tribune de Genève e Léman Bleu hanno svelato i contorni dell’affare Perler: il condirettore dell’eletto Verde aveva assunto la sua sorellastra senza annunciare la sua relazione, prima di portare nell’amministrazione parigina due conoscenti. Uno di loro ha utilizzato la casella di posta del suocero della codirettrice per facilitare il suo arrivo in Svizzera.

Nei giorni scorsi la Tribune de Genève continua a denunciare come i bagnini francesi abbiano eluso il regolamento della città di Ginevra per farsi assumere utilizzando un indirizzo fittizio.

“La domiciliazione a Ginevra deve essere la regola”

Secondo Daniel Sormanni questi casi dimostrano che il regolamento non funziona. In un progetto di decreto si richiede che tutti i candidati abbiano il domicilio nel Cantone di Ginevra al momento della presentazione della domanda. «Ci ​​sono possibili eccezioni per posizioni molto specifiche per le quali non ci sarebbe nessun candidato sul mercato locale, ma questa deve essere l’eccezione, la regola è la domiciliazione nel cantone. Tuttavia, abbiamo notato che non è così”, sostiene il consigliere comunale MGC.

Alla PLR non condividiamo la stessa visione. “Siamo impegnati per la libera circolazione delle persone”, indica il consigliere comunale Kevin Schmid, “quindi è sufficiente far rispettare le norme già in vigore che il dipartimento del magistrato Alfonso Gomez ha faticato a far rispettare”.

Un esame approfondito della situazione

Anche se i Verdi restano attaccati alla regola della domiciliazione, non sono contrari a una modifica del regolamento, ma chiedono prima un esame approfondito della situazione. “Dobbiamo analizzare se i casi pubblicati sulla stampa sono marginali o se si tratta di una pratica comune nei dipartimenti della città di Ginevra”, stima il consigliere comunale Vincent Milliard.

La bozza del decreto MCG è stata presentata al consiglio comunale. Se ne parlerà in plenaria all’inizio dell’anno scolastico.

-

PREV SENEGAL-POLITICA / Il voto del 24 marzo ha permesso alla democrazia senegalese di raggiungere un nuovo livello, secondo il professor Babacar Guèye – Agenzia di stampa senegalese
NEXT Concerto dell’Orchestra Nazionale dell’Ile-de-France