Il corpo di un esule annegato nel Canale della Manica è stato ritrovato mercoledì 20 novembre su una spiaggia di Quend, nella Somme. Un altro era già stato scoperto domenica 17 novembre, su una spiaggia di Marck, nel Pas-de-Calais. Dal 30 ottobre sono avvenute non meno di quattordici macabre scoperte dello stesso tipo sulla costa settentrionale. Secondo la prefettura, che non tiene il conto delle persone scomparse, da gennaio 2024 sono morti più di 70 esuli, nel tentativo di raggiungere le coste inglesi a bordo di un'imbarcazione di fortuna.
“Basta!” » hanno voluto reagire diversi funzionari municipali di tutta la costa, mercoledì, in un comunicato stampa congiunto chiedendo di “impegnarsi in una resa dei conti con gli inglesi”, di rinegoziare gli accordi di Le Touquet e di sollecitare le autorità ad aprire “rotte di immigrazione legale” tra Francia e Gran Bretagna. Nel comunicato si chiede inoltre la creazione di una polizia dei trasporti sulla costa e la nomina di un prefetto dedicato all'immigrazione. Ma non tutti i sindaci del Nord la vedono allo stesso modo.
“Denunciato da parenti delle vittime e associazioni per omicidio colposo e omissione di soccorso »
“Sono contrario alla coercizione totale, indica, ad esempio, Martial Beyaert, consigliere socialista di Grande-Synthe. Da anni propongo di rinegoziare gli accordi di Le Touquet o addirittura di mettere in discussione il regolamento di Dublino. Voglio anche più risorse, ma non per costruire un nuovo centro di detenzione amministrativa a Dunkerque, piuttosto per il sostegno” che, secondo lui, comporta la costruzione “luoghi di rifugio con 150-200 posti sulla fascia costiera”.
Questa richiesta è sostenuta anche da diverse associazioni (Amnesty International, Auberge des migranti, Gisti, Medici del mondo, Medici senza frontiere, Migreurope, Osmose, Salam, Secours catholique e Utopia 56) che vengono in aiuto degli esuli. Stanno organizzando questo sabato, 23 novembre, a Dunkerque, un evento commemorativo del naufragio del 24 novembre 2021, durante il quale hanno perso la vita 27 persone (quattro sono ancora ufficialmente disperse). “È stata sporta denuncia da parenti delle vittime e associazioni per omicidio colposo e omessa assistenza”, precisano in un comunicato congiunto. L'indagine, ancora in corso, ha evidenziato diverse disfunzioni e carenze nel coordinamento delle operazioni di soccorso. Sette soldati e undici trafficanti dovrebbero presto essere processati davanti alla giurisdizione nazionale per la lotta alla criminalità organizzata, nonostante i tentativi di ingerenza del Ministero delle Forze Armate. » Una marcia partirà alle 18:45 da Place Jean Bart a Dunkerque. Le associazioni invitano poi i partecipanti ad unirsi a loro per una tavola rotonda presso lo Studio 43, dalle ore 20:00.
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