Il 6° collegio elettorale del Gard è quello di tutte le possibilità

Il 6° collegio elettorale del Gard è quello di tutte le possibilità
Il 6° collegio elettorale del Gard è quello di tutte le possibilità
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Il 6° collegio elettorale del Gard vede un notevole rinnovamento dei suoi candidati per le elezioni legislative del 2024. Il deputato uscente, Philippe Berta (MoDem), non si candida, è il suo vice Aurélien Colson a vestire i colori della maggioranza presidenziale (Rinascimento) . La diversità di candidati e piattaforme indica una campagna elettorale competitiva.

Da Saint-Victor-des Oules, la sua Torre dell’Orologio e le sue 316 anime, a Pissevin, quartiere svantaggiato di Nîmes classificato zona di sicurezza prioritaria con 16.389 abitanti (con Valdegour); dalle strade signorili di Uzès alle terre agricole di Redessan e Manduel: i candidati alle elezioni legislative della 6a circoscrizione hanno la missione, oltre a percorrere chilometri, fare i camaleonti per attirare quanti più elettori possibile il 30 giugno e il prossimo 7 luglio. Perché questo territorio dai contorni disparati appare senza dubbio il più variegato tra tutti i quartieri del Gard, formato dal quartiere di Nîmes, dai suoi sobborghi (Poulx, Marguerittes, Redessan, ecc.) e da Uzège.

Un collegio elettorale molto combattuto

Creata e concepita più di dieci anni fa, la 6a circoscrizione elettorale del Gard riunisce il secondo, quarto e quinto cantone di Nîmes così come quelli di Marguerittes e di Uzès, il che presenta una varietà di tematiche. E ovviamente politico. Gli ultimi risultati tendono a mostrare una certa tendenza alla moderazione politica nella circoscrizione elettorale con l’elezione per la seconda volta di Philippe Berta, sotto l’etichetta MoDem. Per la cronaca, ha vinto di poco contro Nicolas Cadène, sotto la bandiera dell’EELV-Fronte Popolare. Un candidato che ritroveremo in gara. È Aurélien Colson (MoDem-Renaissance) a succedere al deputato Berta (che non ha voluto ricandidarsi). Per i repubblicani, è Clément Stévant a scendere in campo, insieme ad Aïcha Terbèche per Lutte Ouvrière, Laura Affortit per il Movimento per gli Animali e Sylvie Josserand, la candidata del RN. Sei candidati in corsa per l’edizione 2024 quindi e tutta la complessità di riuscire a stabilire un pronostico sulla vittoria.

Varie questioni

Le particolarità che contraddistinguono questa circoscrizione elettorale all’interno del dipartimento sono sostanziali. Oltre al mix di aree urbane e rurali che crea una notevole disparità socioeconomica e culturale, questa diversità geografica porta a una serie di preoccupazioni elettorali, che vanno dalle questioni urbane come la sicurezza e l’edilizia abitativa a quelle rurali come l’agricoltura e la manutenzione pubblica del territorio Servizi. Tuttavia, alcune questioni emergono più di altre, a cominciare da quella del turismo che può costituire uno dei punti comuni di gran parte di questi cantoni così diversificati, con patrimoni che meritano particolare attenzione per preservare l’ambiente e l’edilizia ricca di storia.

Tra i grandi progetti, c’è quello del parco naturale regionale della macchia dell’Uzège, la preservazione dei terreni agricoli, la lotta alle terre desolate per preservare la sovranità alimentare. Terra di viticoltura e di orticoltura ma anche di delicata gestione del controllo del territorio, soprattutto al sud, questo sesto distretto è anche esposto alle inondazioni, sia a Nîmes, dove sono stati avviati importanti lavori sul Cadereau d’Uzès nel quadro del Papi III (Programma di azione e prevenzione contro le inondazioni), come nei comuni a nord della prefettura e a sud. Anche sul piano sociale è molto attivo, soprattutto nei cantoni di Nîmes e Marguerittes. Con la questione centrale dell’accesso al lavoro, essendo il comune Marguerittoise nel sistema Territorio Disoccupazione Zero, ma anche all’alloggio.

Ci vediamo alle urne il 30 giugno

Nelle zone più periurbane a sud del distretto (cantone di Marguerittes) e nei quartieri della Politica cittadina di Nîmes, la questione della sicurezza occupa molto spazio. A prova della sua grande diversità, la sesta circoscrizione elettorale del Gard è in parte attraversata dall’autostrada A9, comprende nel suo perimetro la stazione TGV di Nîmes Pont du Gard a Manduel ma deve anche, nella sua parte più settentrionale, gestire i problemi di trasporto e di accessibilità. Come in molte altre aree rurali del Gard, il mantenimento dei servizi pubblici, la sanità locale e la considerazione della dipendenza alimentano i programmi dei candidati a deputati. Questioni non da poco per i 120.452 abitanti (dati 2019) che costituiscono quindi il sesto.

Spetta alle 84.534 persone registrate (nel 2022) in questa sesta circoscrizione elettorale del Gard scegliere il candidato il 30 giugno e il 7 luglio che meglio risponderà alle questioni.

Come ha votato il 6° Distretto nel 2022

Nel 2022: A Nîmes (6a circoscrizione elettorale), al secondo turno delle elezioni legislative del 2022, la maggioranza dei voti viene ottenuta dal deputato uscente dell’ENS Philippe BERTA, con un punteggio del 50,21%. Al secondo posto si colloca il candidato della NUPES Nicolas CADÈNE, che raccoglie il 49,79% dei voti.

La sera del primo turno di Nîmes (6a circoscrizione elettorale), il sig. CADÈNE ha ottenuto il risultato migliore con il 29,14% dei voti, mentre il sig. BERTA aveva ottenuto il 24,41%. Tuttavia, il candidato Insieme! (Maggioranza Presidenziale) ottiene 3.708 voti in più rispetto al turno precedente mentre il suo avversario Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale ne raccoglie solo 2.798 in più.

Il tasso di astensione registrato nel Comune ammonta al 58,2%. Questo risultato è superiore a quello del primo turno (57,12%).

Nel comune il 6,28% dei voti è bianco e il 2,99% è considerato non valido. Al primo turno abbiamo contato rispettivamente l’1,21% e lo 0,48%.

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