Grande agglomerazione albigese: ma dove erano finiti gli eletti?

Grande agglomerazione albigese: ma dove erano finiti gli eletti?
Grande agglomerazione albigese: ma dove erano finiti gli eletti?
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l’essenziale
Martedì sera, i ranghi del consiglio urbano erano scarsi. Di conseguenza, il voto sul conto amministrativo ha dato luogo ad uno strano episodio.

Tradizionalmente, le truppe sono spesso più scarse in occasione del Consiglio di Agglomerazione di giugno. Il sole, le gare sportive, la fine dell’anno scolastico… Gli eletti hanno la testa altrove.
Ma martedì sera abbiamo battuto il record di assenteismo (alcuni eletti non avevano dato delega e altri non erano stati esonerati). Tanto che è stato necessario rivedere la configurazione della sala affinché Stéphanie Guiraud-Chaumeil, la presidente, non si ritrovasse sola al tavolo centrale. Presidente che ha fatto una piccola frecciatina ad un eletto assente, che doveva presentare una delibera: “Spero che abbia avuto una battuta d’arresto e non una partita di calcio”. Alla fine non verrà.
Ricordiamo che martedì sera gli eletti dovevano votare sul conto amministrativo dell’intercomunità. Un momento forte nella vita politica, che convalida l’anno trascorso e la politica messa in atto.
Un voto che ha dato luogo ad un episodio piuttosto strano. Poiché la presidente non ha diritto di voto sul conto amministrativo, la responsabilità spetta al suo vicepresidente. Solo che martedì sera mancavano i primi tre vicepresidenti dell’Agglomerato. Il presidente chiede quindi ad Anne-Marie Rosé, sindaco di Marssac e 4° vicepresidente, di assumersi la responsabilità. Ma contro ogni aspettativa, quest’ultimo rifiuta. Viene quindi nominato Philippe Granier, 6° vicepresidente e sindaco di Cambon. Quest’ultimo non è molto abituato all’esercizio e non conosce necessariamente i nomi di tutti gli eletti albigesi. Ma dopo un po’ di tempo per adattarsi, se la cavò piuttosto bene.
La votazione sul conto amministrativo, così come sul bilancio rettificativo, non ha dato luogo ad alcun dibattito o interrogazione. Come la stragrande maggioranza degli argomenti trattati. Spettacolo triste! Ma è all’Agglo che si decide in gran parte il futuro del territorio.

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