La Corte Suprema del Brasile depenalizza il possesso di cannabis

La Corte Suprema del Brasile depenalizza il possesso di cannabis
La Corte Suprema del Brasile depenalizza il possesso di cannabis
-

La Corte Suprema del Brasile ha compiuto un passo importante nella depenalizzazione del possesso di cannabis per scopi personali, ponendo il paese sulla stessa linea di molti altri paesi dell’America Latina. Questa decisione storica, conclusa con la votazione finale martedì, rappresenta un cambiamento cruciale nella politica brasiliana sulla droga ed è in preparazione da anni. Le deliberazioni sono iniziate nel 2015 e, con la maggioranza degli 11 membri della corte che votano a favore della depenalizzazione, si prevede che questa ridurrà l’enorme popolazione carceraria del paese.

Decisione della Corte Suprema

I giudici della Corte Suprema hanno convenuto che la depenalizzazione dovrebbe applicarsi solo al possesso di quantità adatte all’uso personale. Vendite di cannabis resterà illegale. Tuttavia, l’importo esatto che sarà considerato uso personale deve ancora essere determinato. Questo chiarimento dovrebbe essere finalizzato a breve.

Nel 2006, il Congresso brasiliano ha approvato una legge volta a combattere il possesso di droga su piccola scala prevedendo punizioni alternative come il servizio alla comunità. Tuttavia, la natura vaga della legge ha reso impossibile definire quantità specifiche, lasciando alle forze dell’ordine e ai servizi giudiziari il compito di interpretare il confine tra uso personale e traffico di droga. Questa ambiguità ha portato a numerosi arresti per piccole quantità di droga con l’accusa di traffico, peggiorando il già critico sovraffollamento carcerario del Brasile.

Si prevede che la decisione della Corte Suprema alleggerirà il peso sul sistema carcerario brasiliano. Ilona Szabopresidente dell’Istituto Igarape, ha sottolineato che gran parte delle persone detenute o condannate per traffico di droga sono delinquenti per la prima volta che trasportano piccole quantità di sostanze illecite. Spesso sono disarmati e non hanno legami con la criminalità organizzata.

Sfide legislative

Nonostante la sentenza della Corte Suprema, il panorama legislativo rimane complesso. Il Congresso sta contemporaneamente avanzando proposte che potrebbero inasprire le leggi sulla droga. Ad aprile, il Senato ha approvato un emendamento costituzionale per criminalizzare il possesso di qualsiasi importo sostanze illecite. Questa proposta è passata attraverso la commissione costituzionale della Camera bassa e deve ancora essere approvata prima di essere votata. Se approvata, questa legislazione annullerebbe la sentenza della Corte Suprema, anche se potrebbe essere soggetta a sfide costituzionali.

Il presidente del Senato Rodrigo Pacheco ha affermato che la questione dovrebbe essere risolta attraverso mezzi legislativi piuttosto che con sentenze giudiziarie, riflettendo le attuali tensioni tra i rami giudiziari e legislativi del Brasile sulla riforma della politica sulla droga.

Attivismo e reazione del pubblico

Per molti attivisti e avvocati, la decisione della Corte Suprema è una vittoria attesa da tempo in un Paese dove la popolazione carceraria è una delle più numerose al mondo. I critici della legge attuale affermano che i consumatori sorpresi con piccole quantità di droga vengono spesso condannati per traffico e finiscono in carceri sovraffollate, dove potrebbero essere costretti a unirsi a bande carcerarie. Cristiano Maronadirettore del gruppo della società civile JUSTA, ha sottolineato che il traffico di droga è il principale fattore di detenzione in Brasile.

Il movimento per la depenalizzazione evidenzia anche le disparità razziali nel sistema di giustizia penale brasiliano. Secondo uno studio dell’Insper Institute, i neri trovati in possesso di droga hanno leggermente più probabilità di essere accusati di trafficanti rispetto ai loro colleghi bianchi.

Contesto regionale

La decisione del Brasile di depenalizzare la cannabis segue le tendenze osservate in altri paesi dell’America Latina. Pertanto, l’Uruguay ha completamente legalizzato il cannabis per uso ricreativo nel 2013, e la Colombia ne ha depenalizzato il possesso dieci anni fa. Tuttavia, le vendite ricreative rimangono illegali in Colombia nonostante gli sforzi legislativi in ​​corso.

In Argentina, la Corte Suprema ha stabilito nel 2009 che penalizzare gli adulti per uso personale cannabis era incostituzionale, anche se la legge stessa non è stata modificata. Allo stesso modo, l’uso medico di cannabis è consentito in Brasile e in altri paesi come Argentina e Messico, sebbene sia spesso soggetto a normative rigide.

-

PREV Nathalie Marquay-Pernaut parla della partecipazione di sua figlia alla terza stagione di Les Cinquante
NEXT Vienna, la città più vivibile al mondo