Castres. Margot Lapeyre vuole fare della salute uno dei suoi pilastri

Castres. Margot Lapeyre vuole fare della salute uno dei suoi pilastri
Castres. Margot Lapeyre vuole fare della salute uno dei suoi pilastri
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Dopo Christophe Ramond, è un nuovo tenore della sinistra del Tarn a sostenere la candidatura di Margot Lapeyre, candidata del Nuovo Fronte Popolare alle elezioni legislative nella 1a circoscrizione elettorale del Tarn. Vincent Bounes, consigliere regionale e vicepresidente della sanità, lo ha accompagnato a Castres per una visita all’Ifsi.

L’occasione per la 29enne consigliera dipartimentale di svelare il suo piano per dare nuova vita a un settore in sofferenza. “Dobbiamo ricreare condizioni di lavoro dignitose per gli operatori sanitari e i pazienti, evitando un’emergenza permanente e reinvestire negli ospedali pubblici e nei servizi alla persona, lavorando in collaborazione con il settore privato”, mira il candidato.

“Come consulente dipartimentale e assistente sociale nel settore medico-sociale, la salute non mi è sconosciuta. Mi confronto quotidianamente con le difficoltà incontrate da ospedali, cliniche e libere professioni. Tutti riescono a superare il respiro. Dobbiamo rielaborare il tema in consultazione in una visione territoriale per sbloccare le situazioni”, difende il candidato del Partito socialista.

“Stop agli scoop”

Con quali soluzioni? “L’urgenza è creare un osservatorio e una grande conferenza su questi temi”, dice inizialmente, seguita da Vincent Bounes: “L’idea è lavorare per responsabilizzare il settore, con misure reali di sinistra, in modo che i settori siano coperti dobbiamo fermare le misure, serve una vera revisione del sistema.

Quest’ultimo prosegue: “Il Consiglio dipartimentale e il Consiglio regionale hanno creato due centri sanitari nel Tarn: a Mazamet e Lacaune, e presto tre, nell’Albigese. Con l’obiettivo di collocarvi i medici di medicina generale. Vogliamo spingere i giovani verso le professioni sanitarie. Concretamente il GIP “La mia salute la mia regione” significa 12mila visite al mese, 80 medici e ostetriche.

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