Consiglio d’Europa: Didier Reynders subisce un altro fallimento: “Non ho rimpianti”

Consiglio d’Europa: Didier Reynders subisce un altro fallimento: “Non ho rimpianti”
Consiglio d’Europa: Didier Reynders subisce un altro fallimento: “Non ho rimpianti”
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Il socialista svizzero ha vinto il secondo turno con 114 voti, l’ex ministro estone 85 e il commissario europeo alla Giustizia 46.

“Congratulazioni ad Alain Berset, che è stato appena eletto segretario generale del Consiglio d’Europa per un mandato di cinque anni!”, ha indicato sul suo conto il signor Berset eletto al secondo turno.

La reazione di Reynders

Il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders, ha assicurato martedì sera di “non avere rimpianti”, dopo aver fallito per la seconda volta nel diventare segretario generale del Consiglio d’Europa.

“Non mi pento di nulla, perché avevo deciso di lanciare una campagna con testi, proposte per un’organizzazione diversa. L’istituzione non vuole evolversi in questa direzione, è la scelta dei parlamentari, e io la rispetto e auguro buona Buona fortuna al nuovo segretario generale (lo svizzero Alain Berset, ndr) e all’istituzione”, ha affermato il candidato del governo belga all’agenzia Belga.

Colui che è stato ministro belga delle Finanze, poi degli Affari Esteri e della Difesa si rammarica di non aver avuto l’opportunità “di avere dibattiti tra i candidati” per il posto. “C’è un cambiamento enorme da fare in questa istituzione, spero che un giorno qualcuno riesca a realizzarlo”, ha aggiunto il liberale, 65 anni. “Dopo 25 anni di funzioni dirigenziali, avevo davvero intenzione di portare un progetto in un’istituzione che conosco, che è totalmente sconosciuta al grande pubblico e che non riesce a superare un certo numero di idee” .

Quanto alla scelta di mantenere la propria candidatura al secondo turno, quando era già ultimo al primo turno, “era l’unica soluzione per avere la possibilità di convincere un certo numero di elettori a muoversi”, ha spiegato il Belga. “C’erano due candidati socialisti ed era possibile che il secondo si ritirasse o che avvenisse uno scambio di voti. Sapevo benissimo che non era possibile alcun trasferimento di voti dagli elettori che avevano votato per me verso il secondo candidato socialista (l’estone Indrek Saar, ndr), verificatasi in questa ipotesi ero certo che a vincere sarebbe stato (Alain Berset);

Didier Reynders non è il primo candidato liberale dell’attuale Commissione europea a provare delusione per la sua candidatura ad una carica importante. Prima di lui, la vicepresidente della Commissione, la danese Margrethe Vestager, non era riuscita a diventare presidente della Banca europea per gli investimenti (BEI), affrontando anche una socialista, la spagnola Nadia Calvino. Didier Reynders riprende il suo mandato in seno alla Commissione per completarlo, dopo il suo congedo (senza retribuzione) durante la campagna. “Il resto non lo so”, risponde. Dopo le esitazioni del suo partito, il MR, per il capolista al Parlamento europeo, Didier Reynders non si è presentato nelle liste elettorali il 9 giugno.

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