Circa 80 carovane si sono sistemate allo stadio di Villeneuve-lès-Béziers: lo sfogo del sindaco

Circa 80 carovane si sono sistemate allo stadio di Villeneuve-lès-Béziers: lo sfogo del sindaco
Circa 80 carovane si sono sistemate allo stadio di Villeneuve-lès-Béziers: lo sfogo del sindaco
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Questo lunedì 24 giugno, verso le 8, circa 80 carovane di Viaggiatori si sono radunate allo stadio di Villeneuve-lès-Béziers. Il sindaco Fabrice Solans ha presentato una denuncia. E ha attaccato, in giunta Agglo, il suo omologo Viass.

“Venivano da Vias. Hanno invaso lo stadio. Abbiamo fatto entrare tutti, ma era troppo tardi”., deplora il sindaco di Villeneuve-lès-Béziers, Fabrice Solans. Questo lunedì 24 giugno, infatti, intorno alle 8 del mattino, circa 80 carovane di viaggiatori si sono installate illegalmente (cioè al di fuori di un’area prevista a tale scopo) nella sua città. Il funzionario eletto è andato lì per discutere: “La violenza avrebbe potuto essere evitata ma non l’intrusione”.

“Abbiamo tenuto un incontro di crisi con il nuovo commissario di Béziers. Abbiamo presentato una denuncia e la seguiremo da vicino”. I viaggiatori avrebbero annunciato di restare fino al 5 luglio, secondo l’eletto. “Abbiamo una gara di bocce il 6 o 7 luglio”spiega Fabrice Solans, arrabbiato.

“Sono stupito che il sindaco di Vias non abbia riportato l’informazione”

Inoltre, lunedì sera, in occasione del consiglio dell’Agglo Béziers Méditerranée, svoltosi a Corneilhan, il capo della magistratura di Villeneuve si è scagliato al microfono contro il suo omologo Viass. “Sono stupito che il sindaco di Vias non abbia comunicato l’informazione Eravamo in 5 contro 80 carovane. Trovo deplorevole che un sindaco si comporti così…”

Il presidente dell’Agglo Robert Ménard, presente quella mattina allo stadio Villeneuve, ha sostenuto l’affermazione: “I sindaci devono avvisarsi”. Sapendo che la zona di transito principale, situata a Sérignan, non disponeva di luoghi adatti ad accogliere un simile convoglio.

“Secondo i servizi dell’Agglomerato e del Dipartimento, il comune di partenza non ha allertato, come dovrebbe, la cellula di osservazione dei movimenti dei viaggiatori, cosa che avrebbe consentito di anticipare la situazione”indica ancora Fabrice Solans che ha attivato un’unità di crisi presso il municipio, in collaborazione con la prefettura e la polizia nazionale.

Questo lunedì sera gli eletti comunali hanno votato anche un sistema di picchetto per permettere a qualsiasi eletto che incontri questo tipo di difficoltà di contattare il più presto possibile un funzionario dell’Agglomerato (dipartimento per il rinnovamento urbano e la solidarietà). E questo, da marzo a ottobre, durante la settimana.

“Stiamo tutti sperimentando queste invasioni!”

Da parte sua, il sindaco di Vias, Jordan Dartier, non ha apprezzato questa uscita pubblica: “Come potevo sapere dove erano andati i viaggiatori che avevo espulso da casa mia?”sbottò. “Domenica sera hanno forzato lo stadio Vias, ho bloccato il traffico per impedirgli di entrare”. Alcuni veicoli sono comunque entrati nel recinto. Ma dopo le trattative, il corteo ha finito per lasciare lo stadio per passare la notte su due terreni situati all’ingresso di Vias Plage. “Ho trovato un’area disponibile a Mèze ma non volevano andarci”. Lunedi mattina, “alle 8:15-8:30 se ne erano andati e non sapevo dove. Sono 10 anni che gestisco i viaggiatori e non ho mai sparato a un sindaco o a una comunità, tutti soffriamo queste invasioni!”

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