Crisi del FEASR in Borgogna-Franca Contea: gli agricoltori chiedono azioni concrete

Crisi del FEASR in Borgogna-Franca Contea: gli agricoltori chiedono azioni concrete
Crisi del FEASR in Borgogna-Franca Contea: gli agricoltori chiedono azioni concrete
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Le Federazioni Dipartimentali dei Sindacati degli Operatori Agricoli (FDSEA) e i Giovani Agricoltori (JA) della regione Borgogna-Franca Contea hanno lanciato un grido d’allarme il 24 giugno 2024, denunciando l’inerzia e le ricorrenti carenze dell’autorità regionale di gestione della Comunità europea Programma di Sviluppo Rurale (PDR).

Da mesi gli agricoltori si trovano ad affrontare una serie di problemi che compromettono il loro futuro e mettono a repentaglio importanti fondi europei destinati al settore agricolo regionale. Tra i principali punti critici, le organizzazioni agricole evidenziano in particolare:

  • La palese incapacità della Regione di assumersi le proprie responsabilità nella gestione del PDR, nonostante diversi anni per prepararsi, a differenza di altre Regioni meglio preparate.

  • Servizi amministrativi carenti, incapaci di elaborare e pagare le pratiche del FEASR in tempo, facendo precipitare gli agricoltori nell’insicurezza finanziaria e amministrativa.

  • L’avvicinarsi della scadenza della programmazione 2014-2022, prevista per dicembre 2025, e il rischio imminente che la Regione debba restituire parte dei fondi europei non utilizzati.

  • Fascicoli raccolti in modo frammentato e soggetti a errori amministrativi e politici, che mettono in discussione la legalità degli impegni della Regione.

  • Il ritardo nell’aggiornamento dei cruscotti promessi, esacerba l’opacità e l’incertezza degli agricoltori interessati.

Di fronte a questa crisi crescente, il Ministero dell’Agricoltura è dovuto intervenire rilevando oltre 800 pratiche inizialmente assegnate alla Regione, e ora propone di finanziare direttamente 63 pratiche per più di un milione di euro, in risposta alle carenze della gestione regionale.

La FDSEA e i JA denunciano anche la mancanza di coerenza e trasparenza delle massime autorità regionali. I ricorrenti cambiamenti nei discorsi del presidente, del vicepresidente e del direttore generale non hanno fatto altro che accentuare la confusione e lo sgomento tra gli agricoltori.

Alla vigilia della prossima seduta del Consiglio regionale, prevista per il 27 giugno, le organizzazioni agricole chiedono risposte concrete e immediate:

  • Informazioni chiare e complete per tutti gli agricoltori interessati dai fascicoli attuali, con riunioni se necessarie per chiarire il loro trattamento.

  • L’urgente attuazione di misure per mobilitare integralmente i fondi PDR, essenziali per sostenere l’agricoltura locale.

  • Garanzie per non penalizzare i giovani agricoltori con ritardi ingiustificati nel pagamento dell’ADI.

  • La definizione di scadenze precise e realistiche per il trattamento dei file pendenti.

  • Copertura dei costi finanziari derivanti da ritardi nell’elaborazione e nel pagamento delle pratiche.

  • Gestione dei bandi per progetti più adatti alle realtà sul territorio e accelerazione della firma degli accordi per la nuova programmazione del PSN.

La FDSEA e i JA chiedono alla Regione di agire con decisione e di lavorare a stretto contatto con lo Stato e i rappresentanti del settore agricolo per superare questa crisi senza precedenti. La proposta di incontro mensile Stato, Regione, Professione si presenta come una soluzione per una gestione più efficace di questa situazione critica.

La palla ora è nelle mani delle autorità regionali per soddisfare le legittime aspettative degli agricoltori, le cui famiglie e i cui mezzi di sussistenza dipendono direttamente da queste decisioni cruciali per il futuro dell’agricoltura in Borgogna-Franca Contea.

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