Jordan Bardella ipotizza un programma leggero e discriminatorio per le elezioni legislative

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Conferenza stampa di Jordan Bardella durante la presentazione del suo programma, a Parigi, lunedì 24 giugno. CYRIL BITTON / DIVERGENZA PER “IL MONDO”

Auto-proclamato “candidato della verità”Jordan Bardella ha lasciato che il suo discorso di aspirante primo ministro si impantanasse in una menzogna: quella di trattare ogni cittadino allo stesso modo. “Nessun diritto sarà tolto a un solo francese, a una sola francese, e la nostra azione politica si adopererà in ogni circostanza per preservare i diritti esistenti”ha promesso il presidente del Raggruppamento Nazionale (RN) al termine della presentazione del suo programma per le elezioni legislative anticipate, lunedì 24 giugno a Parigi.

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Se l’eurodeputato e l’estrema destra salissero al potere, milioni di francesi rischierebbero di perdere un diritto, non ultimo importante: quello di esercitare alcune professioni nella pubblica amministrazione. “Per quanto riguarda la doppia cittadinanza, confermo che le posizioni più strategiche nello Stato saranno riservate ai cittadini francesi e ai francesi”, ha chiesto, presumendo di discriminare, tra i francesi, coloro che hanno un’altra nazionalità. Jordan Bardella desidera vietare a quest’ultimo l’accesso “posizioni strategiche legate al settore della sicurezza o della difesa”in nome della lotta contro le interferenze straniere. “In realtà riguarda pochissime posizioni e pochissime persone, quindi è aneddotico”ha temperato.

Applicata alla lettera, la discriminazione della RN colpirebbe, tuttavia, milioni di persone in centinaia di migliaia di posti di lavoro. Trascritta in un disegno di legge presentato in gennaio da Marine Le Pen, la proposta di referendum sull’immigrazione che il suo partito sogna di sottoporre ai francesi inciderebbe nella Costituzione la possibilità di vietare, con un semplice “Legge organica”, “accesso ai posti di lavoro nelle amministrazioni, nelle imprese pubbliche e nelle persone giuridiche incaricate di una missione di servizio pubblico per le persone che hanno la nazionalità di un altro Stato”.

Campo di applicazione estremamente ampio

Ex segretario generale del gruppo RN all’Assemblea nazionale, Renaud Labaye ha difeso di fronte al Mondoprima della conferenza stampa di Jordan Bardella, il campo di applicazione estremamente ampio scelto. “Non vogliamo chiudere nessuna porta e lasciarci la possibilità di legiferare in base all’attualità o alla situazione geopolitica”presuppone la stretta collaboratrice di Marine Le Pen.

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A prova dell’imbarazzo suscitato tra le fila dei frontisti da questa proposta, diversi dirigenti di RN hanno dato diverse interpretazioni di questa violazione dell’uguaglianza nei media. Per Sébastien Chenu, portavoce della RN, “quando hai la doppia nazionalità, hai gli stessi diritti di un cittadino nazionale poiché per definizione sei francese”tranne che per occuparne alcuni “lavori estremamente strategici e specializzati, il cui elenco è stabilito con decreto”.

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