Pubblicato il 30 giugno 2024 alle 12:22 / Modificato il 30 giugno 2024 alle 12:23.
Fino al 21 luglio, in una Francia sull’orlo dell’implosione a causa delle elezioni legislative frettolose e ad alta tensione, la 78a edizione del Festival di Avignone propone un programma teatrale sintetizzato dal regista Tiago Rodrigues con un titolo molto azzeccato: Trova le parole. Come un festival nel festival, la Selezione Svizzera ad Avignone (SCH), che quest’anno riunisce sei spettacoli, è uno strumento fantastico per promuovere la creazione coreografica e teatrale svizzera. Per Philippe Bischof, direttore di Pro Helvetia, questa piattaforma simboleggia perfettamente la missione della Fondazione svizzera di cultura.
“Uno studio ha dimostrato che alcune aziende hanno ricevuto più di 100 inviti dopo Avignone”, si rallegra, spiegando che è importante identificare tali piattaforme per ciascun settore. Cita come esempio un altro festival di arti performative, a Santarcangelo, vicino a Rimini, così come le fiere letterarie di Francoforte e Torino, o le fiere di design di Milano, Malmö e Shanghai. “Per quanto riguarda il sostegno alla cultura, abbiamo un ruolo sussidiario”, riassume Philippe Bischof. Le autorità pubbliche investono 3 miliardi, con il contributo della Confederazione di circa il 10%».
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