Di fronte all’ondata del Raduno Nazionale a Cher, deputati uscenti in cerca di voti

Di fronte all’ondata del Raduno Nazionale a Cher, deputati uscenti in cerca di voti
Di fronte all’ondata del Raduno Nazionale a Cher, deputati uscenti in cerca di voti
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Il secondo turno delle elezioni legislative a Cher si giocherà il 7 luglio attorno a tre duelli dai contorni inediti. I candidati del Raggruppamento Nazionale, tutti vincitori questa domenica, affronteranno i tre deputati uscenti. Per questi ultimi, le riserve di voti vanno non tanto dalla parte degli astenuti quanto dall’efficacia del “fronte repubblicano”, di cui abbiamo constatato l’erosione due anni fa.

Il Raggruppamento Nazionale (RN) vincerà uno o più collegi elettorali a Cher? Sospinta da un forte slancio, rafforzato dalle elezioni europee di giugno, la formazione lepénista, che ha più che raddoppiato i suoi voti in due anni nel dipartimento, riesce a conquistare diversi seggi al Palais Bourbon, ingrossando un gruppo che mira la maggioranza assoluta. Si qualificano i suoi candidati, classificatisi primi al primo turno: Ugo Iannuzzi, Bastian Duenas e Pierre Gentillet.Bastian DUENAS, Pierre GENTILLET e Ugo IANUZZI,.

Di fronte a quest’ondata, che tre settimane di campagna elettorale non sono bastate per invertire o addirittura attenuare, tre uscenti: i deputati della maggioranza presidenziale, François Cormier-Bouligeon (Rinascimento) e Loïc Kervran (Orizzonti), che, con un terzo dei voti, ha resistito allo tsunami della RN meglio del blocco centrale su scala nazionale e del comunista Nicolas Sansu.

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Due anni fa, in un contesto di astensione record, una delle chiavi del secondo turno stava nella capacità dei candidati di mobilitare gli astenuti (50,90%), il cui peso nelle città era tutt’altro che innocuo, in particolare a Bourges, Vierzon e Parigi. Saint-Amand-Montrond. Cambio di cornice questa volta. Con una partecipazione del 66,07%, ovvero 35.098 voti in più rispetto al giugno 2022, la mobilitazione non è mai stata così potente dal 1997. La massa di voti da raccogliere è, infatti, inferiore rispetto ad altri sondaggi. Ma l’intensità senza precedenti di queste elezioni legislative potrebbe cambiare la situazione e offrire un percorso diverso rispetto al calo della partecipazione tradizionalmente osservato al secondo turno. In caso di ripresa della mobilitazione, chi ne trarrà beneficio? Che molle?


Se le riserve di voto sono ai margini tra gli astenuti, è ai voti espressi al primo turno che dobbiamo guardare. Con una domanda importante, in una possibile prospettiva di tripla vittoria per la RN: quale capacità di rianimare il “fronte repubblicano”, soprattutto dopo una campagna segnata da forti antagonismi e la scelta della coalizione presidenziale di rimandare gli estremisti al potere? indietro a destra e a sinistra?

Due ritiri per evitare triangolari

Di fatto, sono state gettate le basi di una diga, con il ritiro domenica sera di due candidati qualificati per il secondo turno: il socialista Hugo Lefelle nel primo collegio elettorale, e Gabriel Behaghel (Horizons) nel secondo. Ciascuno con un messaggio chiaro: sostegno al candidato che affronterà la Marina Militare. Si tratta dei deputati uscenti François Cormier-Bouligeon (Renaissance-Ensemble) e Nicolas Sansu (PCF-Nuovo Fronte Popolare). Quanto alla deputata di Insoumise, Emma Moreira, terza nella circoscrizione di Bourges/Saint-Amand-Montrond, ha chiesto di “non dare voti alla RN”.

Gabriel BEHAGHEL Candidato di Horizons nella seconda circoscrizione.

Numerosi esponenti del partito Les Républicains (LR), indebolito dalla sua implosione dopo l’alleanza conclusa dal suo presidente Éric Ciotti con la RN, da parte loro non danno istruzioni. “Le persone sono abbastanza intelligenti per pensare con la propria testa”, ha detto Bénédicte De Choulot, candidata di LR (l’unica di Cher) nella terza circoscrizione, che ha ottenuto quasi 3.200 voti. Il rappresentante dipartimentale eletto è stato rafforzato in questo annuncio dal senatore LR Rémy Pointereau, quando l’altro senatore (DVD), Marie-Pierre Richer, ha preso posizione per Loïc Kervran dall’inizio della campagna.

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Francois Cormier-Bouligeon nel suo ufficio.

Se ci fermiamo alla foto serale del primo turno, François Cormier-Bouligeon ha 3.139 voti da vincere per raggiungere l’apice della RN (la affronta per la prima volta), con solide riserve dalla parte del PS; Il ritardo di Nicolas Sansu sull’RN Bastian Duenas è di 4.625 voti, mentre Loïc Kervran è di 6.510 voti dietro a Pierre Gentillet. Un fronte repubblicano pienamente efficace, che si concretizzerebbe in una somma di voti, non lascerebbe spazio a incertezze. Ma abbiamo assistito, nel giugno 2022, certamente in un contesto in cui la questione non era quella di un possibile arrivo al potere dell’estrema destra, a una chiara erosione di questa barriera.

Di Loic KERVRAN.

Giugno 2022: Il “fronte repubblicano” si è sgretolato nelle parole e nelle urne

Nei comuni che avevano votato di più per un candidato eliminato al primo turno e in cui al secondo era in corsa la RN, si erano combinati la smobilitazione e l’aumento della scheda bianca. I candidati della sinistra e della coalizione presidenziale sono stati ben lungi dall’aver ricevuto tutti i voti che si sarebbero potuti aspettare. Se, con una partecipazione inferiore rispetto al primo turno, Loïc Kervran aveva ottenuto più voti dell’RN Thibaut de la Tocnaye (7.136 contro 5.540), Nicolas Sansu non aveva vissuto la stessa dinamica: aveva ottenuto 4.100 nuovi voti, contro i 4.800 dell’RN. Cristina Poli. Lo avevamo osservato: i due candidati del RN avevano poi ottenuto voti ben superiori a quelli andati ai partiti di estrema destra al primo turno.Nicolas SANSU, Emma MOREIRA e Hugo LEFELLE.

Se lo scenario di un fronte repubblicano eroso (senza perdere completamente le forze) si confermasse nonostante le sfide senza precedenti per il Paese, e se gli elettori della RN seguissero l’appello del suo presidente, Jordan Bardella, a “rimanere mobilitati in una soluzione finale sforzo”, il compito dei deputati uscenti dello Cher sarà decisamente arduo. Per loro si tratta infatti di nuove battaglie elettorali in corso.

Valerie Mazerolle

Foto Pierrick Delobelle

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