Svizzera – Germania: Scopri le note dei giocatori Nati

Svizzera – Germania: Scopri le note dei giocatori Nati
Svizzera – Germania: Scopri le note dei giocatori Nati
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Nell’ultima partita del girone di Euro 2024, la squadra svizzera ha affrontato la Germania domenica sera a Francoforte. La Svizzera crede da tempo in questa impresa. Autore di una prestazione difensivamente solida, il Nati è stato a pochi minuti dalla vittoria contro la Mannschaft. Purtroppo, raggiunta alla fine della partita, la Svizzera è arrivata seconda nel proprio girone, senza merito. Scopri le valutazioni dei giocatori Nati.

La Svizzera crede da tempo nell’impresa contro la Germania.

IMAGO/justpictures.ch

Il nativo di Morges c’entra poco nel primo tempo, ma non rassicura. Al 17′, infatti, il portiere dell’Inter è stato costretto a recuperare la palla dal fondo della rete con un tiro che sembrava innocuo. Fortunatamente per lui e per la squadra svizzera, il gol è stato successivamente annullato. Sotto pressione, il miglior portiere del campionato italiano non è riuscito a accontentare nemmeno la squadra svizzera con i suoi calci. Ha comunque effettuato una notevole parata al 49′ e ha effettuato un’importante uscita in aria al 90′. Purtroppo Sommer non è riuscito a fare il miracolo sulla porta tedesca proprio alla fine della partita. Il portiere della Nati dovrà ancora rassicurare di più nel prossimo incontro se la Svizzera vorrà restare in finale.

Contro la Scozia il difensore del Torino non ha brillato. Contro la Mannschaft, al 12′, il pilastro della difesa svizzera è intervenuto eroicamente davanti a Havertz. Va a suo merito anche il fatto di aver visto poco Kimmich in attacco nel primo periodo. Poco visto nella ripresa, Rodriguez ha svolto il lavoro senza particolarmente brillare.

Che partita di Manuel Akanji! Il boss della retroguardia si è avvicinato all’incontro ad un livello di livello mondiale. Dominante nel gioco aereo e pulito nella ripresa, il pilastro del Manchester City ha dominato Havertz dall’inizio alla fine anche nei suoi duelli individuali. Akanji non sembrava mai sopraffatto. L’ex giocatore del Dortmund si è messo in luce con i suoi interventi memorabili nel secondo tempo, in particolare al 57′ dopo un errore in ripartenza di Rodriguez e al 70′. Sfortunatamente, Akanji non è riuscito a raddoppiare per coprire l’intero gioco aereo sulla porta della Mannschaft.

In difficoltà durante l’ultima partita contro la Scozia, Fabian Schär ha voluto riscattarsi. Lo ha dimostrato il capo della cerniera del Newcastle con un grande intervento davanti a Gundogan dopo soli due minuti di gioco Autore di diversi recuperi nel primo periodo, il nazionale svizzero ha mostrato coraggio. All’80’ il difensore svizzero ha compiuto anche un’azione difensiva salvifica ma pericolosa, caratteristica delle qualità e dei difetti del giocatore. Prezioso ma preoccupante, Schär dovrà fare almeno altrettanto bene agli ottavi.

Come al solito, Freuler è arrivato, Freuler è corso e Freuler non si è arreso. Il centrocampista del Bologna ha recuperato diversi palloni buoni e ha incarnato il collettivo di difesa svizzero, estremamente solido e coordinato nel primo tempo. Gran lavoratore, Freuler ha mostrato alcune imprecisioni tecniche nel gioco dei passaggi, tutte dimenticate durante il suo preciso passaggio decisivo per il gol di Ndoye durante il punteggio iniziale del Nati. Nella ripresa il nativo di Ennenda ha continuato a dare prova di abnegazione, ma negli ultimi minuti sembrava aver esaurito la forza per mantenere la pressione sui tedeschi.

Dopo una partita al di sotto dei suoi standard, Xhaka ha dovuto rispondere, e lo ha fatto. Nel primo tempo il maestro del Bayer Leverkusen è stato onnipresente. Fondamentale nella costruzione del gioco, il capitano dei Nati ha lasciato pochissimo spazio ai giocatori tedeschi. Nominato migliore in campo, Xhaka ha corso tantissimo e ha realizzato passaggi di cui detiene il segreto. Ha comunque preso un cartellino giallo per un fallo su Musiala al 66′, sanzione di cui si dovrà tenere conto negli ottavi. Autore di un’intensità costante, tra l’altro con un contrasto pieno di compostezza al 77′, ha incarnato il rigore della difesa svizzera contro le offensive tedesche, costringendo la Mannschaft a giocare lunghi lanci aerei, distorcendo il suo attacco. Xhaka avrebbe potuto anche chiudere la partita senza una clamorosa parata di Manuel Neuer all’88’. L’unico punto nero sul tabellone è stato che il direttore d’orchestra svizzero non è riuscito a sollevarsi in aria per contrastare la posizione dell’attaccante tedesco.

L’eroe della partita contro l’Ungheria non è stato perfetto contro l’armata tedesca, ma ha contribuito notevolmente allo sforzo collettivo e alla strategia svizzera. Sempre presente nella pressione sul portatore di palla, il giocatore del Bologna ha dato il suo contributo anche alla costruzione del gioco offensivo. Da segnalare anche la sua rimonta decisiva al 15′ davanti a Musiala, provocando l’errore che ha permesso di annullare il primo gol tedesco. Aebischer ha giustificato un po’ di più il suo posto da titolare nel corso della partita, soprattutto grazie alla sua coppia a centrocampo con Granit Xhaka, un rapporto che sembra funzionare molto bene.

Attivo dalla sua parte, il terzino destro del Magonza incarna lo spirito combattivo dello svizzero. Meno preciso dei compagni, il pistone destro è riuscito soprattutto a contenere Mittelstädt nel primo tempo. Impreciso in attacco, Widmer ha comunque difeso strenuamente, ma al 70′ avrebbe potuto concedere un rigore con un gesto limite. Da segnalare, però, il cartellino giallo che lo farà assente per la prossima partita, un vero duro colpo per la Svizzera.

Giocatore a sorpresa nella squadra svizzera dopo il leggero infortunio di Ruben Vargas, il centrocampista dello Stade Rennes ha dovuto giocare in una posizione diversa da quella abituale. Tecnicamente bene, Fabian Rieder ha lanciato diversi palloni interessanti e pericolosi nel primo periodo. All’origine di una bella apertura verso Ndoye al 13′, Rieder ha anche avviato l’azione che ha portato al gol svizzero. A suo agio negli intervalli, autore di controlli precisi, il profilo di Rieder ha portato sollievo tecnico ad una squadra a volte in difficoltà in transizione. Un’altra scommessa vincente di Murat Yakin?

Che rivelazione! Iperattivo dall’inizio dell’Europeo, l’esterno destro del Bologna aveva spesso fallito nella rifinitura e nell’imprecisione nell’ultimo gesto. In questo incontro l’esterno svizzero è stato, come al solito, d’impatto, concedendosi anche qualche deviazione a sinistra. Generoso negli sforzi difensivi, Ndoye è stato infine decisivo con il suo primo gol in Nazionale. Con un gesto perfetto, Ndoye ha messo a tacere le crescenti critiche sulla sua conclusione. Lo svizzero sfiora addirittura il raddoppio pochi minuti più tardi, dopo aver avuto la meglio su Rüdiger in profondità. Uscito al 65′, Ndoye purtroppo non è riuscito a dimostrare appieno la portata delle sue qualità nella ripresa, probabilmente preservate a causa del cartellino giallo.

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Breel Embolo è tornato! Dopo un lungo periodo di convalescenza a causa di un infortunio patito con il suo club, l’attaccante svizzero ha potuto finalmente essere schierato titolare agli Europei. Per questa prima volta, il giocatore del Monaco ha avuto qualche difficoltà nel gestire i primi palloni. Isolato nel suo ruolo chiave, ha comunque commesso falli significativi essendo aggressivo. Spesso impreciso nei passaggi, Embolo ha messo la Svizzera in situazioni pericolose alla fine del primo periodo. Difficile nei sedici metri avversari, Embolo non convince né rassicura pienamente. Dovrà fare di meglio se la Svizzera spera di prolungare la sua avventura negli ottavi che probabilmente la confronteranno con l’Italia o la Croazia.


Da notare che Ruben Vargas (65°), Zeki Amdouni (65°) e Kwadwo Duah (65°), entrati durante la partita, non sono stati valutati.

La scala dei voti:

  • 6: corrispondenza perfetta
  • 5: bella partita
  • 4: incontro soddisfacente
  • 3: corrispondenza insufficiente/troppo incoerente
  • 2: brutta partita
  • 1: corrispondenza esecrabile
  • /: Non valutato

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