L’Europa mette con le spalle al muro il Belgio e il suo deficit pubblico eccessivo: “Forse è un bene”

L’Europa mette con le spalle al muro il Belgio e il suo deficit pubblico eccessivo: “Forse è un bene”
L’Europa mette con le spalle al muro il Belgio e il suo deficit pubblico eccessivo: “Forse è un bene”
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Un deficit che ha ampiamente superato la soglia accettata del 3% del PIL (4,4% nel 2023) e un debito che continua a crescere ben oltre la soglia accettata del 60% (105,2% del PIL nel 2023): dal punto di vista europeo, il Belgio le finanze pubbliche sono in gran parte in rosso. Al punto che, questo mercoledì, la Commissione ha formalizzato la sua volontà di aprire un “procedura per disavanzi eccessivi» contro il Belgio – sono coinvolti anche altri sei Stati membri dell’Unione: Francia, Ungheria, Italia, Malta, Polonia e Slovacchia.

Secondo le disposizioni adottate a fine aprile dal Parlamento Europeo nell’ambito del nuovo Piano di Stabilità e Crescita (PSC), il Belgio dovrà definire nelle prossime settimane, con l’aiuto della Commissione, un “traiettoria di riferimento» dovrebbe permettergli di adeguare il suo piano di bilancio, in modo da ridurre il suo deficit dello 0,5% all’anno. Secondo le rapide stime del segretario di Stato uscente al Bilancio, Alexia Bertrand (Open Vld), ciò rappresenterebbe per il nostro Paese uno sforzo di circa 25 miliardi di euro, ovvero circa 3,5 miliardi di risparmi annuali che il nostro Paese realizzerà dovranno svolgere nei prossimi sette anni.

Al centro dei dibattiti

Paradossalmente, Bertrand Candelon vede “forse una buona cosa» per il Belgio in questa notizia. Il professore di finanza internazionale all’UCLouvain spiega: “Questo ci obbligherà ad avere un governo che ne tenga conto“. E per ricordare: “Da un anno numerosi economisti lanciano l’allarme sulla situazione catastrofica del deficit pubblico“. Tuttavia, secondo lui, “il governo precedente non si era accorto della necessità di risanare i conti pubblici“.

gabbiano

Il precedente governo non si era reso conto della necessità di risanare i conti pubblici

In altre parole, la decisione della Commissione europea di aprire una procedura di aggiustamento di bilancio nei confronti del Belgio”forse riorienterà il dibattito politico sulla questione della spesa pubblica», sintetizza il professore.


Missione estesa

In coincidenza con il calendario, l’informatore reale Bart De Wever ha visto la sua missione prolungata questo mercoledì di un’altra settimana: dopo un primo rapporto provvisorio presentato al sovrano, una nuova opera è attesa mercoledì prossimo, 26 giugno. Ricordiamo che la missione affidata al presidente della N-VA era “mira a identificare i partiti che desiderano formare rapidamente una coalizione stabile a livello federale e a identificare i suoi principali orientamenti politici“. Non c’è dubbio che l’annuncio della procedura avviata dalla Commissione europea questo mercoledì avrà un impatto sul contenuto delle prossime discussioni, che dovrebbero riguardare ancora una volta N-VA, MR, Les Engagés, CD&V e Vooruit.

Resta da vedere se i socialisti fiamminghi, già particolarmente titubanti all’idea di unirsi a questa coalizione “Arizona”, non abbandoneranno il tavolo delle trattative.


Cultura della valutazione

Se il risanamento delle finanze pubbliche sarà inevitabilmente una delle maggiori sfide del prossimo governo, le differenze per raggiungere questo obiettivo sono numerose e forti tra questi cinque potenziali partner.

La sfida sarà quella di limitare le spese inutili e di non spendere più denaro scarsamente utilizzato, che non ha alcun impatto sulla crescita.», continua Bertrand Candelon a questo proposito.

Per questo il professore chiede “un cambiamento di cultura“. Secondo lui è necessario”valutare la spesa pubblica affinché abbia un effetto produttivo“. Tuttavia, osserva, “In Belgio manca questa filosofia di valutazione“.

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La sfida sarà limitare le spese inutili e non spendere più denaro scarsamente utilizzato.

Consapevolezza

Ma i risparmi, per quanto consistenti, saranno sufficienti per raggiungere l’obiettivo?

Se guardiamo al nostro deficit, è inferiore a quello della Francia o dell’Italia. Il nostro problema è la sua traiettoria e l’invecchiamento della popolazione. Dobbiamo riformare le pensioni, il mercato del lavoro e razionalizzare la spesa. Possiamo tornare a una soglia senza aumentare le tasse, ma occorre consapevolezza a tutti i livelli. Perché siamo con le spalle al muro», risponde in conclusione il professor Candelon.


Una traiettoria di aggiustamento entro il 20 settembre

Il Belgio ha ora un periodo di tre mesi (fino al 20 settembre) per presentare un “piano di bilancio e strutturale a medio termine“, vale a dire un piano di bilancio su scala nazionale che comprenda, da un lato, gli obiettivi in ​​termini di spesa pubblica (nel medio termine, quindi) e, dall’altro, il modo in cui investimenti e riforme sarà intrapreso. A questo proposito (e da questo venerdì) la Commissione Europea fornirà una serie di linee guida per orientare l’esercizio.

In secondo luogo, dopo aver valutato il piano, la Commissione avrà sei settimane per formulare raccomandazioni volte a riportare la spesa pubblica belga su una traiettoria praticabile, entro 4 anni (o 7 anni, se saranno rispettati un certo numero di criteri). ).

Mentre sono in corso negoziati a tutti i livelli di potere per definire le politiche (spese, investimenti, riforme, ecc.) che saranno attuate in ciascuna entità nei prossimi cinque anni e per formare i governi che avranno il compito di applicare loro, il Belgio potrebbe tuttavia richiedere più tempo per presentare il proprio piano. In caso di rifiuto, spetterebbe all’attuale governo, nell’ambito dell’attualità, il compito di presentare questo piano, piano che poi dovrà essere presentato a linee politiche immutate.

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