Dubai Papers: i 28 milioni di euro sospetti sono sbarcati alla ING Belgium… a Dubai

Dubai Papers: i 28 milioni di euro sospetti sono sbarcati alla ING Belgium… a Dubai
Dubai Papers: i 28 milioni di euro sospetti sono sbarcati alla ING Belgium… a Dubai
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€ 28.795.592. Questo è l’importo esatto di un trasferimento finanziario opaco, effettuato il 16 gennaio di quest’anno, che come abbiamo rivelato, due settimane fa, era stato accreditato su un conto aperto presso una banca belga. Quella della Union Offshore Ltd, società non residente registrata nelle Isole Marshall e il cui amministratore ufficiale è Anastasiya Abramova, quarantenne di nazionalità ucraina. La somma è stata trasferita dall’emirato di Abu Dhabi, tramite ADS Securities (ADSS), una società di servizi finanziari privati ​​specializzata nella gestione patrimoniale.

Un principe belga, una donna di paglia, una squadra di calcio…: come sono sbarcati recentemente in Belgio 28 milioni di euro sospetti

Diverse fonti denunciano Anastasiya Abramova come la “donna di paglia” dietro la quale si nasconde un piccolo gruppo di individui coinvolti in tutta una serie di attività finanziarie illecite su larga scala, che li mette sotto inchiesta in diversi luoghi del mondo. Union Offshore fa parte della loro gamma di società di comodo.

In questa nebulosa c’è Aleksei Korotaev (38), un uomo d’affari russo-svizzero. Dal luglio 2022 e dall’emissione di una notifica rossa dell’Interpol, è soggetto a un mandato d’arresto internazionale emesso dalle autorità giudiziarie svizzere, per “frode aggravata, riciclaggio di denaro e abuso di fiducia”. Ciò nel contesto di una vicenda enorme che ci riporta al Belgio: i “Dubai Papers”.

Si tratta di un caso di grande fuga di documenti interni alla Helin International FZE, società di gestione patrimoniale cofondata dal principe belga Henri de Croÿ e installata in uno dei buchi neri della finanza globale: l’Emirato di Ras Al Khaimah. I documenti del dossier rivelano il funzionamento di una rete di evasione fiscale, frode e riciclaggio di denaro, grazie alla quale i patrimoni di centinaia di clienti sono sfuggiti al fisco, tra cui 61 belgi. Nel 2020, su iniziativa della Procura federale, è stata aperta un’indagine giudiziaria in Belgio, mentre proseguono le indagini anche in Francia e Svizzera.

Accordo segreto

Cosa collegherebbe i “Dubai Papers”, il trasferimento di 28 milioni di euro, Anastasiya Abramova e Aleksei Korotaev? Spiegazione: quest’ultima ha unito le forze nel 2016 con la società Helin di Prince de Croÿ, attraverso una propria struttura denominata Private Kapital Partners Ltd (PKP). Insieme hanno creato un fondo comune in cui Helin ha depositato parte del patrimonio dei suoi clienti, per un importo stimato tra i 65 e gli 80 milioni di euro. Tecnicamente questi asset erano gestiti negli Emirati da ADS Securities (ADSS).

Successivamente il finanziere russo-svizzero ha sottratto a proprio vantaggio 18 milioni di euro prelevati dal capitale dei clienti di Helin. Tra i membri truffati di quest’ultimo, alcuni hanno sporto denuncia in Svizzera. Questo è ciò che ha dato origine al procedimento penale contro Aleksei Korotaev e all’emissione del mandato di arresto internazionale contro di lui. Inoltre, gli elementi raccolti nella nostra indagine rivelano un possibile accordo segreto tra Aleksei Korataev e Anastasiya Abramova (relazione dal 2016), volto a espropriare completamente Helin. In ogni caso, l’importo trasferito alla Union Offshore potrebbe provenire da questa presunta appropriazione indebita.

La follia di Dubai, nel bene e nel male

L’avvocato belga chiede il sequestro dei fondi

In ogni caso, dal proseguo delle nostre indagini si materializzano nuovi elementi. Innanzitutto scopriamo che i 28 milioni di euro, in realtà, non sono mai partiti dagli Emirati. Sono finiti sicuramente sul conto Union Offshore, ma è stato aperto a Dubai, da ING Belgium, con la filiale emiratina del gruppo di bancassicurazione olandese. In questa fase, però, non è chiaro chi abbia ordinato all’ADSS di effettuare il trasferimento dei fondi. Se non la stessa beneficiaria dell’operazione, Anastasiya Abramova?

Si scopre poi che un importante studio brussellese specializzato in diritto commerciale ha recentemente presentato al tribunale di primo grado di Bruxelles una richiesta di sequestro conservativo dei famosi 28 milioni. Uno dei loro avvocati difende gli interessi dei clienti belgi e stranieri di Helin, avendo dichiarato la loro struttura vittima dell’appropriazione indebita dei loro beni.

Abbiamo ampiamente interrogato ING Belgium riguardo a Union Offshore, un’entità a dir poco dubbia che avrebbe dovuto allertare il suo “dipartimento di conformità” incaricato di monitorare i clienti e le transazioni. La banca, tuttavia, si rifiuta di commentare.

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