Elezioni legislative 2024: nella sede dei repubblicani del Gard, la “destra dei valori” presenta i suoi candidati

-

Sei i candidati presentati, per una destra che mette fianco a fianco RN e Fronte popolare.

Nel quartier generale dei repubblicani del Gard, Franck Proust, capo dell’Agglo e segretario della LR, appare serio. “Non è un caso che oggi organizziamo questa conferenza stampa. È il 18 giugno, anniversario dell’appello del generale de Gaulle. Vedete questi ritratti? (mostra ai giornalisti le foto appese al muro dei presidenti De Gaulle, Pompidou, Chirac, Sarkozy). E’ il diritto, il vero diritto. Questa destra repubblicana, questa destra dei valori. È questo diritto che i nostri sei candidati sosterranno.” Al suo fianco, Jean-Paul Fournier, sindaco di Nîmes, Richard Tibérino, presidente di LR e la maggior parte dei candidati dei sei collegi elettorali del Gard.

Prima di dare la parola, Richard Tibérino fornisce un aggiornamento: “Ero molto vicino a Eric Ciotti. Condividevo i suoi valori di un diritto senza tabù. Ma lui diceva che non ci sarebbe stata porosità con l’estrema destra. Ci ha tradito, lui ha tradito. Siamo stati tra i primi, con Franck Proust e Jean-Paul Fournier, per condannare la sua alleanza con la RN. Ma condanno con la stessa forza la sinistra, che si è alleata con la LFI fuori dal campo repubblicano. Per me è una scelta tra la peste e il colera!”. Jean-Paul Fournier è sulla stessa linea, “sorpreso da questo nuovo fronte popolare” dove troviamo anche “François Hollande, ex presidente della Repubblica, candidato (…) È una sciocchezza”.

Nel Gard, quindi, sei candidati LR partono per il Fronte. Rispettivamente Loumy Bourghol al 1° posto (in sostituzione di Franck Lasalle): “Sono nato repubblicano e morirò repubblicano, spiega questo stilista di origine rumena. Non esiste foresta senza un albero secco e l’albero secco è stato eliminato.”

Loumy Bourghol.
Midi Libre – MiKAEL ANISSET

Il 2 era assente Catherine Bolle (in sostituzione di Romain Dumas), dirigente bancario.

Il 3, Florent Grau, 29 anni (Lisa Kamen-Hirsig), capo di gabinetto del Pascale Bories a Villeneuve-lès-Avignon e professore di diritto pubblico, afferma di “orgogliosi di rappresentare un diritto di convinzione, di lotta, che ha saputo uscire unito per costituire un futuro governo”.

Florent Grau.
Midi Libre – MiKAEL ANISSET

Il 4, il deputato alesiano Pierre Martin (in sostituzione di Claude Deloye), contabile di 43 anni, insiste sui temi della salute e dell’apertura sia stradale che digitale.

Pietro Martino.
Pietro Martino.
Midi Libre – MiKAEL ANISSET

Il 5, Léa Boyer (in sostituzione di François Granier), 30 anni, ricomincia per la 3a volta: “Le lotte dure non mi spaventano ed è necessario avere candidati con i piedi per terra”.

Léa Boyer.
Léa Boyer.
Midi Libre – MiKAEL ANISSET

Infine, il 6, Clément Stevant, 23 anni, consigliere degli eletti della metropoli di Nîmes (supplente Elham Outmani) non vuole neanche “salto nell’ignoto con la RN”, né di “progetto di Jean-Luc Melenchon, che flirta con l’islamismo”.

Dal 2012, nel Gard non esiste alcun parlamentare di destra tradizionale. Cosa significherebbe che, questa volta, verrebbero eletti i candidati presentati dal partito gollista? “La situazionespiega Franck Proust. Penso che avrai un inizio. (…) Tra gli estremi e il “E allo stesso tempo” di Macron, noi incarniamo la terza voce.”

-

PREV Emergenza Palestina/Gaza: interventi a Nîmes
NEXT Digione: venite a mettere alla prova le vostre conoscenze musicali in questo nuovo bar dei giochi