La Regione Occitania mobilita più di 4 milioni di euro per l'agricoltura del Gard

La Regione Occitania mobilita più di 4 milioni di euro per l'agricoltura del Gard
La Regione Occitania mobilita più di 4 milioni di euro per l'agricoltura del Gard
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I funzionari eletti regionali, tra cui il vicepresidente Jean-Louis Cazaubon, vicepresidente aggiunto per l'alimentazione, la viticoltura e la sovranità della montagna, si sono incontrati questo venerdì 15 novembre con gli stakeholder dell'agricoltura del Gard.

Gli eletti regionali dell'Occitania si sono fermati a Gard questo venerdì 15 novembre nell'ambito del loro incontro con gli operatori del settore agricolo (Camera dell'agricoltura, sindacati, cooperative). L’occasione per tastare il polso di un settore in crisi.

Presente alla Maison de la Région, Jean-Louis Cazaubon, vicepresidente aggiunto per la sovranità alimentare, la viticoltura e la montagna, insieme in particolare alle elette del Gard Katy Guyot e Aurélie Génolher, hanno tenuto a ricordare le diverse azioni: 4,1 milioni di euro mobilitati quest'anno dalla Regione del Gard per l'agricoltura.

Terreno agricolo

Ad esempio, la Regione ha attuato un piano idrico da 160 milioni di euro in sette anni con una componente significativa sull’irrigazione. Il vicepresidente pensa anche ad Aqua Domitia, “il futuro passa di qua”per garantire l'approvvigionamento idrico nel Gard. Jean-Louis Cazaubon parla dell'iniziativa della presidente Carole Delga che prevede un investimento di circa dieci milioni di euro all'anno per la componente idrica: “Si tratta di 12.000 ettari attrezzati per l’irrigazione”.

La Regione investe anche nelle aziende agricole, le Cuma (Cooperative per l'uso delle macchine agricole), per aiutare l'insediamento (Reddito ecologico giovani, Contributo giovane agricoltore, Contributo nuovo agricoltore). “Una necessità perché l’agricoltura e l’agroalimentare danno lavoro a 165mila in Occitania”aggiunge Jean-Louis Cazaubon.

Cita l'esempio della Foncière agricole d'Occitanie, una sorta di accesso differito alla terra che limita il debito fin dall'inizio dell'operazione. “È una specie di opzione di affitto a riscatto.” La società immobiliare affitta il terreno all'agricoltore per un periodo da 4 a 9 anni dietro pagamento di una royalty. Al termine del periodo di maturazione potrà quindi riacquistare il terreno.

Ma queste iniziative regionali, ne sono convinti gli eletti, devono essere accompagnate anche da misure da parte dello Stato e dell'Unione Europea.

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