Sì al progetto Maria-Goretti, no alle “minacce” dell’amministrazione Marchand

Sì al progetto Maria-Goretti, no alle “minacce” dell’amministrazione Marchand
Sì al progetto Maria-Goretti, no alle “minacce” dell’amministrazione Marchand
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Per Claude Villeneuve, l’amministrazione Marchand dovrebbe fidarsi maggiormente dei cittadini piuttosto che minacciare di utilizzare la legge 74.4, che le avrebbe permesso di imporre un cambiamento nella zonizzazione.

“Non dovremmo iniziare a sviluppare la città in questo modo, con le minacce del 74.4, con le minacce dell’opposizione”, si è inizialmente indignato il leader del Quebec.

Crede che i cittadini siano responsabili e abbastanza maturi da “prendere una decisione” quando le cose vengono loro ben spiegate.

“Ci mostra come dobbiamo lavorare su progetti per il futuro, per poter costruire il Quebec, cioè offrendo cose adatte all’ambiente”.

Durante il referendum svoltosi domenica, i cittadini hanno votato a favore del progetto con il 62% dei voti. Solo i residenti dei quartieri vicini avevano diritto di voto in questa giornata di appello ai cittadini.

Con questo risultato, l’amministrazione Marchand non ricorrerà quindi al regolamento 74.4, che permette di imporre un cambiamento di zonizzazione per alcuni grandi progetti con una superficie superiore a 25.000 m² ed evitare un referendum.

Seconda opposizione

Il capo dell’Équipe Priorité Québec, Patrick Paquet, ritiene che il referendum sia il modo migliore per risolvere i conflitti con i cittadini. “La maggioranza si è espressa e noi crediamo nel referendum come la via più democratica per risolvere una volta per tutte le complesse questioni della nostra città”.

La seconda fase del progetto di sviluppo residenziale Maria-Goretti comprende 36 unità condominiali e 24 case a schiera. “È una cosa molto positiva, è interessante che ci sia un progetto in arrivo, che venga accettato dalla comunità, verificato nel modo giusto”, continua il Sig. Villeneuve.

#Canada

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