Elezioni legislative nella Creuse: scopri i sette candidati

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I Creusois potranno quindi scegliere tra sette candidati per eleggere il loro prossimo o prossimo vice. Ai quattro headliner dichiaratisi all’indomani dello scioglimento, domenica sera si sono aggiunte tre sorprese all’elenco comunicato dalla prefettura.

I candidati alle elezioni legislative espresse, il cui primo turno si terrà domenica 30 giugno, avevano tempo fino a ieri sera per dichiararsi in prefettura. Alle quattro candidature più pubblicizzate, specchio dei grandi equilibri di potere nazionali, se ne sono aggiunte altre tre. Ve li presentiamo secondo l’ordine del sorteggio effettuato ieri e che determinerà il loro numero sui cartelloni del vostro Comune…

Ana Pinson (Riconquista)

Il partito della Riconquista ha nominato Ana Pinson come candidata per il collegio elettorale della Creuse. È la delegata dipartimentale del partito. Questo agricoltore in pensione figurava nella lista di Marion Maréchal, al 63° posto, durante le ultime elezioni europee. Lo scorso maggio, alla vigilia delle elezioni europee, ha espresso il suo punto di vista sulla ruralità ai colleghi di France 3: “Oggi diamo tutto alle periferie, sono un pozzo senza fondo, ci chiediamo che senso ha. La ruralità è completamente dimenticata, le scuole sono chiuse, i giovani non hanno più lavoro”. Indosserà nuovamente l’etichetta del partito di Éric Zemmour in queste anticipate elezioni legislative e succederà così a Grégory Giroix, candidato alla Creuse nel 2022. Il suo vice è Alain Ballet, che si definisce “membro pioniere della Reconquête” sul suo account X. .

Catherine Dumon (Lotta operaia)

LO fa parte di questa sinistra rivoluzionaria che non ha aderito al Nuovo Fronte Popolare, così come ai Nupes due anni fa. “Per noi è illusorio pensare ancora che un sindacato della sinistra possa cambiare qualcosa dall’alto, attraverso il governo. Se le cose devono cambiare, è dal basso, attraverso la mobilitazione dei lavoratori”, ha spiegato Catherine Dumon. Si era già candidata a deputata l’ultima volta, non per il potere quindi, ma per continuare a far esistere il marxismo nel panorama politico locale. La lotta di una vita per questo ferroviere in pensione, residente nella periferia di Limoges, che oggi ha 73 anni. La sua prima candidatura alle elezioni legislative fu nel 1978 nella circoscrizione elettorale di Aubusson (di fronte a un certo André Chandernagor). E da allora ha perso il conto delle elezioni in cui si è presentata alla Creuse o all’Haute-Vienne, sulla scia di Arlette Laguiller e poi di Nathalie Arthaud. Candidata Catherine Dumon con lo stesso sostituto del 2022: Aline Sironneau, 78 anni, in pensione dal settore sanitario.

Valérie Simonet (Vari a destra)191b56bf62.jpg

Il presidente del Dipartimento, che era il vice dell’ex deputato Jean Auclair, non aveva fino ad allora mostrato il minimo appetito per il Palais Bourbon. Ma le circostanze di queste elezioni legislative rapide e soprattutto l’annuncio di Eric Ciotti riguardo al riavvicinamento di LR e RN, lo hanno spinto a fare la scelta di andarci e ad annunciare rapidamente la sua candidatura martedì. “Dopo aver discusso con tanti altri colleghi, direttori di dipartimenti rurali come il nostro, siano essi Corrèze, Cantal, Mosa…, ci siamo detti che a Parigi non eravamo abbastanza ascoltati. Ed è forse quest’altra voce, la nostra, quella degli eletti locali, che i francesi e più in particolare i Creusois cercano. Sentivamo crescere questa rabbia, questa incomprensione. Potremmo vedere chiaramente quale sarebbe questa tendenza per le donne europee. Alla luce di tutto ciò, un certo numero di noi sarà coinvolto”, ci ha detto martedì pomeriggio. Prima di precisare che lancerà la campagna insieme a Laurent Daulny, sindaco di Dun-le-Palestel e consigliere dipartimentale. E da sottolineare che aveva strappato la sua “carta LR in 10mila pezzi” per rispedirla il giorno dopo alla sede repubblicana.

Florence Verheyen Valade (Libertà democratica francese)56b1d59900.jpg

Chi di Creus conosce l’allevamento di bisonti di Thauron riconoscerà inevitabilmente questa candidata a sorpresa: è un’allevatrice carismatica da più di vent’anni. Florence Verheyen, 54 anni, è sia un’ambasciatrice della Creuse turistica che una donna coinvolta in un certo numero di lotte, in particolare quelle legate alla ruralità. Esempio: opposizione ai progetti eolici nella regione di Bourganeuf. Ed è stato durante le manifestazioni agricole di quest’inverno che ha incontrato l’uomo che la accompagnerà in sostituzione: Thierry Lemery, 56 anni, di Saint-Dizier-Masbaraud. Difendono una candidatura cittadina, non allineata, anche se la casella spuntata in prefettura è quella di Libertà Democratica francese che ha già presentato una lista agli europei. «Tra la peste e il colera mi rifiuto di scegliere», ha spiegato il candidato che abbiamo potuto contattare ieri. Ero stanco di votare sistematicamente contro qualcuno… Ero stanco di candidati carrieristi che fanno grandi promesse e poi gli voltano le spalle una volta eletti… Ho visto che il signor Moreau criticava Madame Couturier. Lei potrebbe essere stata al livello zero, ma lui era al livello – 20”.

Bartolomé Lenoir (A destra, Amici di Éric Ciotti)493b2aa4fc.jpg

Questo nuovo arrivato nel panorama politico della Creuse, intorno ai trent’anni, ha assunto la presidenza dei repubblicani nel nostro dipartimento – dove ha origini familiari vicine a Lépaud – alla fine dello scorso anno. Poco conosciuto dai Creusoises, questo imprenditore “made in France” si è lanciato nella battaglia per gli europei, insieme a François-Xavier Bellamy (al 73° posto della sua lista). Il suo impegno in politica è relativamente recente: è stato l’incontro con Éric Ciotti, appena due anni fa, a spingerlo a fare il grande passo, ci ha raccontato presentandosi qualche mese fa. È anche uno stretto consigliere. Non c’è quindi da stupirsi che sia lui il candidato di questa controversa alleanza LR+RN, peraltro uno dei primi a incarnarla in Francia. Ed è stato per suo conto Fedele alle mie convinzioni, leale a E. Ciotti, per la Francia soprattutto”. Il suo sostituto è Laurianne Walle, di cui non avevamo informazioni ieri sera.

Jean Baptiste Moreau (ensemble)0b27086e77.jpg

Primo a dichiararsi lunedì sera, senza aspettare il suo insediamento ufficiale, l’ex deputato della Creuse, ritiratosi dalla vita politica dopo la sconfitta nel 2022, torna in campagna sotto i colori di Macronie e l’etichetta Insieme per la Repubblica. L’ex agricoltore giustifica in particolare la sua decisione, dopo aver contattato, lunedì mattina, Étienne Lejeune (PS) e Valérie Simonet (a destra) per sostenere una candidatura dell ‘”arco repubblicano” di fronte agli estremi costituiti per lui dal RN ma anche LFI: “Ahimè, ho l’impressione che tutti aspettino informazioni dal proprio partito centrale. Ma visti i risultati di ieri (domenica 9 giugno, ndr), non abbiamo più il diritto di procrastinare e cavillare», ha detto, formalizzando la sua candidatura e anticipando l’investitura che arriverà due giorni dopo. Camminatore dagli esordi nel 2017, rivendica vicinanza e fedeltà al Presidente della Repubblica. Sabato ha portato a Guéret anche la ministra dei media Rachida Dati, segnando il primo momento clou di questa campagna lampo. Durante il suo precedente mandato, Jean-Baptiste Moreau ha scelto Vincent Turpinat, sindaco di Jarnages, come suo vice. Questa volta è il momento della parità: sarà Alexia Monnet, rappresentante ufficiale del Renaissance en Creuse.

Catherine Couturier (Nuovo Fronte Popolare)c5e620fa1e.jpg

C’è voluto del tempo perché la sinistra realizzasse l’unità desiderata da tutti, almeno ufficialmente. Mentre il PS locale sperava senza dubbio di presentare finalmente il suo candidato, tenuto al caldo dalle ultime elezioni legislative – dove la sinistra già formava fronte unito – ha messo da parte, ancora una volta, la carta di Étienne Lejeune, per conformarsi alle direttive nazionali. e l’accordo “storico” finalmente raggiunto giovedì sera. Ed è stato quindi circondato dalle forze della sinistra della Creuse che Catherine Couturier ha presentato la sua candidatura sotto l’etichetta del Nuovo Fronte Popolare, nel primo pomeriggio di venerdì davanti all’ospedale Guéret. Il deputato uscente, che aveva battuto Jean-Baptiste Moreau nel 2022, beneficiando in particolare di un ampio riporto di voti del candidato di destra di Divers Jean Auclair (che la sera del primo turno aveva chiesto “Tutto tranne Moreau”) corre quindi un nuovo mandato, sempre al fianco del suo vice Arnaud Chapal. “È nato il Nuovo Fronte Popolare! È un evento politico di speranza di fronte alle minacce dell’estrema destra e al razzismo in Francia e in tutta Europa, ha affermato venerdì. Un movimento popolare storico sorse in tutta la Francia per incoraggiare e partecipare a questa unione. Mobilitiamoci, facciamo la storia. »

Séverine Perrier
Vincenzo Faure
Floris Bressy

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