Billal Righi, presidente di un'associazione di beneficenza di Creille, minaccia il giornale Oise Hebdo del collasso finanziario.
Non potendo soddisfare questo signore, sottoponiamo all'attenzione degli internauti il contenuto della posta elettronica di questo signore, della quale non tocchiamo né una riga, né una virgola, né un articolo.
Gli utenti di Internet possono reagire sulla nostra pagina Facebook. Dateci le loro opinioni e consigli. Ma, per favore, restate educati, cortesi, misurati e legalisti.
Per dovere di cronaca, l'articolo precedente lo trovate cliccando qui.
L’e-mail del signor Righi
Buongiorno signor Grasset,
Torno a voi in merito alla mia email del 7 novembre 2024, in cui chiedevo la cancellazione di un articolo errato che mi associava, erroneamente, all'attacco contro il signor Samuel Paty.
Non solo non hai accolto la mia richiesta, ma hai pubblicato nuovamente il 13 novembre un articolo in cui fornisci informazioni false e inesatte, continuando deliberatamente ad associare il mio nome a questo caso, alla sua attuale sentenza e in mezzo ad altri argomenti per analogia, senza contesto o molto antico.
In questo articolo indichi anche che “Voglio ricordare […] », anche se non avevo avanzato alcuna pretesa in merito. Riferisci anche che avrei accennato che “questo episodio continua ad avere gravi conseguenze”. [ma] vita privata e professionale. Tuttavia non ho mai usato il termine “questo episodio” bensì “il tuo articolo”, che mi provoca questo grave danno. Queste distorsioni delle mie parole sono inaccettabili.
Le ricordo che questa email è destinata al caporedattore, che il segreto della corrispondenza rientra nel rispetto della vita privata. La pubblicazione totale o parziale degli scambi privati senza il consenso dell'interlocutore è punibile penalmente. Ancor di più quando il suo contenuto viene deviato per altri scopi, in particolare mediatici.
Inoltre, tutte le foto utilizzate nelle vostre pubblicazioni vengono distribuite senza autorizzazione, costituendo una violazione del diritto d'autore.
Vi invito pertanto a rimuovere questi due articoli entro 48 ore. La informo che questi articoli sono stati oggetto di relazione dell'ufficiale giudiziario e che, data la loro attuale diffusione pubblica, non mi accontenterò di semplici modifiche.
In assenza di una vostra risposta, sarò obbligato ad agire in giudizio tramite il mio legale, in copia di questa e-mail.
Quest'ultimo potrebbe infatti esporvi a costi che, temo, non farebbero altro che peggiorare la già fragile situazione finanziaria del giornale.
Sinceramente,
Billal RIGHI