Boris Tavernier (associazione VRAC) investito dal Fronte Popolare nella 2a circoscrizione elettorale di Lione

Boris Tavernier (associazione VRAC) investito dal Fronte Popolare nella 2a circoscrizione elettorale di Lione
Boris Tavernier (associazione VRAC) investito dal Fronte Popolare nella 2a circoscrizione elettorale di Lione
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Tuttavia, non era ai blocchi di partenza. Quindi, in politica, non ha senso candidarsi…

Giovedì gli ambientalisti hanno nominato il loro candidato per le elezioni legislative nella seconda circoscrizione elettorale del Rodano. E se Yasmine Bouagga, sindaco del 1° arrondissement di Lione, e Gautier Chapuis, vicesindaco, erano i grandi favoriti, è soprattutto nella società civile che i Verdi hanno cercato il loro campione.

Come candidato venne scelto Boris Tavernier. Direttore dell’associazione VRAC, è stato investito dell’etichetta Front Populaire e sarà quindi il grande favorito alle elezioni in un territorio di estrema sinistra.

“L’associazione VRAC difende l’accesso al cibo sostenibile e di qualità per tutti, indipendentemente dalle possibilità economiche o dalla collocazione geografica. Il cibo ha dimensioni culturali, identitarie e simboliche specifiche di ogni persona, VRAC posiziona quindi la propria azione nel rispetto della scelta e della dignità delle persone”indica l’associazione sul proprio sito.

Dal piatto all’Assemblea?

Nato al Nord, in una cittadina ormai scomparsa, è arrivato a Lione nel 2001, è entrato nel mondo associativo, poi ha gestito il bar “Dall’altra parte del ponte” prima di riprendere gli studi e conseguire un master in scienze sociali. ed economia solidale.

Nel 2013 Cédric Van Styvendael (ben prima che fosse sindaco di Villeurbanne) gli affida la cooperativa VRAC.

Da allora VRAC si è diffuso ben oltre Lione, ma conserva il suo marchio di fabbrica: offrire prodotti di qualità in quartieri dove povertà e isolamento portano a troppo saccarosio. Finanziato dai proprietari sociali, dalla Métropole de Lyon ma anche da sponsor privati, VRAC ha continuato a crescere, guidato da una rete di diverse migliaia di volontari.

La candidatura di Boris Tavernier in un collegio elettorale a priori molto vincibile dimostra il tentativo di aprire l’alleanza del Fronte Popolare ai tradizionali non politici. Ma il modello associativo può prosperare nell’Assemblea nazionale? Inizio della risposta il 7 luglio.

@lemediapol

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