Ecolo crolla a livello federale, in Vallonia e a Bruxelles

Ecolo crolla a livello federale, in Vallonia e a Bruxelles
Ecolo crolla a livello federale, in Vallonia e a Bruxelles
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Per Écolo la sconfitta è amara. I sondaggi politici prevedevano uno scarso punteggio per gli ambientalisti nel voto di domenica. Le preoccupazioni dei Verdi sono state confermate. A livello federale, l’Écolo è (al momento in cui scriviamo) al 2,8%, rispetto al 6,1% del 2019 e scende quindi del 3,3%. Il partito perderebbe quindi 9 seggi alla Camera (4 nel 2024 contro 13 nel 2019).

“C’è stato un eco-bashing in tutta Europa”

La caduta dei Verdi si conferma anche in Vallonia. Écolo guadagna il 7,1%, rispetto al 14,5% del 2019, e perderebbe quindi 7 seggi nel parlamento vallone (5 nel 2024 contro 12 nel 2019).

A Bruxelles il punteggio di Ecolo va confrontato con quello di Groen, che è del 22,8%, ovvero 2,2 punti in più rispetto al 2019 (20,6%). Sappiamo però che alcuni elettori francofoni di Bruxelles hanno scelto di votare nel gruppo linguistico di lingua olandese per bloccare l’estrema destra del Vlaams Belang. Écolo ha quindi perso voti a favore di Groen. I Verdi francofoni rappresentano il 9,9% (rispetto al 19,1% del 2019), e avrebbero ora solo 8 seggi (rispetto ai 15 del 2019).

Gli elettori avranno probabilmente voluto sanzionare il partito ambientalista per la sua gestione del dossier PFAS in Vallonia, per aver portato avanti (con il suo omologo fiammingo Groen) il piano GoodMove a Bruxelles, o anche per il suo improvviso cambio di posizione (con il PS ) sulla riforma del decreto Paesaggio nella Federazione Vallonia-Bruxelles.

Nel suo discorso alla sede del partito, il copresidente di Ecolo Jean-Marc Nollet ha riconosciuto la sconfitta degli ambientalisti. Ha descritto queste elezioni come “Giornata difficile per il movimento ambientalista”sottolineando che i risultati non lo erano “non all’altezza delle aspettative e delle speranze” attivisti del partito. “La democrazia ha parlato”ha osservato inoltre Jean-Marc Nollet, sottolineando che il partito dovrebbe “trarre le conclusioni” di questo fallimento elettorale.

Stessa tendenza degli ultimi vent’anni

Anche il copresidente si è rammaricato”la virtuale assenza della questione climatica nei media e nei dibattiti”. “Alcuni sono riusciti a oscurare questa questione essenziale. E’ come se non esistesse più”, si lamentava. Anche Jean-Marc Nollet ha castigato “l’offensiva conservatrice diretta specificamente contro i Verdi nei dibattiti e sui social network”.

Il trend ricalca quello degli ultimi vent’anni per Écolo. Dopo ogni buon risultato elettorale, il partito tende ad essere punito alle urne nelle elezioni successive. Nel 2003/2004, i Verdi hanno perso 7 seggi alla Camera (4 nel 2003, contro 11 nel 1999), 11 nel Parlamento vallone (3 nel 2004, contro 14 nel 1999) e 7 a Bruxelles (7 nel 2004). , rispetto a 14 nel 1999). Stessa tendenza nel 2014, anno in cui i Verdi hanno perso 2 seggi alla Camera (6 nel 2014, contro 8 nel 2010), 10 nel parlamento vallone (4 nel 2014, contro 14 nel 2009) e 8 a Bruxelles (8 nel 2014, rispetto ai 16 del 2009).

Quest’anno l’Écolo perderebbe 9 seggi alla Camera, 7 in Vallonia e 7 a Bruxelles. La sconfitta sembra quindi importante almeno quanto quella dei due precedenti fallimenti elettorali.

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