Il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato venerdì che il suo governo prevede “passi importanti per approfondire le riforme”, settimane prima di un importante incontro politico che dovrebbe rendere la ripresa economica una priorità.
La Cina fatica a rilanciare la propria crescita dopo l’abbandono, a fine 2022, della rigorosa politica sanitaria messa in atto contro il Covid-19.
La seconda economia mondiale è afflitta da una crisi immobiliare, da consumi ancora deboli e da un’elevata disoccupazione giovanile.
“Stiamo lavorando oggi per progettare e attuare misure importanti per approfondire la riforma a tutti i livelli e continuare ad espandere l’apertura istituzionale per creare un ambiente imprenditoriale più in linea con le regole del mercato, la legislazione e gli standard internazionali”, ha affermato Xi Jinping in un discorso.
“La modernizzazione della Cina, popolata da più di 1,4 miliardi di persone, significa l’emergere di un mercato gigantesco, le cui dimensioni superano quelle di tutti i paesi sviluppati messi insieme. Le porte della Cina si apriranno sempre più grandi e non si chiuderanno mai”, ha sottolineato.
Nella bocca di Xi Jinping, la parola “riforma” è spesso intesa nel senso di aggiustamenti economici, piuttosto che di sconvolgimenti. Può anche designare la riorganizzazione di alcune strutture dello Stato o dell’esercito. Le autorità hanno già adottato misure nel settore immobiliare negli ultimi mesi per cercare di risolvere la crisi.
Xi Jinping ha parlato venerdì a Pechino durante una cerimonia che celebra il 70° anniversario dei “Cinque principi di coesistenza pacifica”, uno dei fondamenti della sua politica estera.
A metà luglio si terrà un importante incontro del Partito Comunista Cinese (PCC), il Terzo Plenum, generalmente dedicato alle principali linee guida economiche, hanno annunciato giovedì i media statali. Gli analisti si aspettano l’annuncio delle misure di sostegno dell’attività al termine di questa riunione.
Venerdì la banca centrale cinese ha anche invitato ad “accelerare la costruzione di un nuovo modello di sviluppo immobiliare”. Questo settore, che è stato per lungo tempo un motore essenziale della crescita, è oggi moribondo, con numerosi gruppi sovraindebitati o sull’orlo del fallimento e cantieri fermi.
