Perché Ginevra attira fondazioni da tutto il mondo? – rts.ch

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Perché Ginevra attira fondazioni da tutto il mondo? – rts.ch
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I ricchi donatori provengono da tutto il mondo per creare fondazioni senza scopo di lucro a Ginevra, dove beneficiano di un quadro giuridico flessibile. Le autorità di vigilanza hanno la responsabilità di stabilire da dove proviene il denaro e dove va, ma è facile sfuggire. Una decrittazione di SWI swissinfo.ch su questo paradiso fiscale della filantropia in riva al lago.

In Svizzera sono presenti più di 13.500 fondazioni con un patrimonio di circa 140 miliardi di franchi, sottolinea un’indagine di SWI swissinfo.ch.

Queste cifre ne fanno uno dei più grandi centri di filantropia del mondo. Il Paese conta 15 fondazioni ogni 10.000 abitanti, sei volte di più della Germania o degli Stati Uniti.

Ginevra, la Mecca della filantropia

Con 26 fondazioni ogni 10.000 abitanti, Ginevra è una città leader per le organizzazioni non-profit. Nel 2023 ha registrato la crescita più forte della Svizzera, con la creazione di 58 nuove fondazioni.

Ciò è in parte dovuto all’incoraggiamento delle politiche locali. Dal 2013, il governo ha adottato misure forti per sostenere il settore, migliorare le procedure amministrative e semplificare le procedure di esenzione fiscale.

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“Clima favorevole”

Attratti dalla presenza di grandi ONG internazionali, ricchi donatori arrivano da tutto il mondo per creare la loro fondazione nella città di Calvino. Trovano lì “una situazione eco-politica affidabile e stabile […] Ciò ha contribuito a creare un clima favorevole alle organizzazioni senza scopo di lucro”, spiega a SWI swissinfo.ch Henry Peter, direttore del Centro di filantropia dell’Università di Ginevra.

Le fondazioni filantropiche possono essere suddivise in due categorie. Ci sono quelli che distribuiscono sovvenzioni, come la Fondazione Oak, con sede a Ginevra. E poi fondazioni operative, come la Fondazione Aga Khan, che gestiscono programmi a beneficio del pubblico, come costruire scuole o fornire servizi sanitari in aree remote.

Questi due tipi di strutture sono strettamente legate alle ONG, perché dipendono dalle loro competenze e sostengono i loro progetti. In cambio, molte ONG fanno affidamento sul denaro delle fondazioni per finanziare i propri programmi.

«Questo ecosistema spiega perché le grandi fondazioni internazionali scelgono Ginevra piuttosto che altri centri filantropici svizzeri come Zurigo o Berna», continua Henry Peter.

Culto del segreto

Anche le fondazioni beneficiano del culto quasi sacrosanto del segreto. Ginevra è una città dove «non mostriamo nello spazio pubblico ciò che possediamo né ciò che doniamo», spiega l’esperto.

Questo atteggiamento, essenziale per l’immagine internazionale del marchio Ginevra, può tuttavia suscitare controversie.

Recentemente, la Fondazione OMS con sede a Ginevra ha fatto notizia per essersi rifiutata di rivelare l’identità del 40% dei suoi donatori, scatenando accuse di indebita influenza.

La stessa accusa è stata mossa contro l’ex Fondazione Interpol, che ha ricevuto 50 milioni di euro dagli Emirati Arabi Uniti. “Alcuni osservatori potrebbero considerare la segretezza come un modo per sfuggire alla sorveglianza delle loro attività o dei loro obblighi fiscali”, si rammarica l’esperto.

Vantaggi fiscali

Uno dei principali vantaggi di creare una fondazione in Svizzera sono i privilegi fiscali di cui beneficia.

Per essere ammissibili, le fondazioni devono dimostrare di servire una causa di pubblica utilità. Ciò include temi diversi come l’istruzione, le arti, la salute, i diritti umani, la protezione degli animali, l’ambiente, ecc. L’unica condizione è che queste attività vadano a vantaggio dell’azienda e non dell’investitore.

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In cambio, donatori e fondatori beneficiano di esenzioni fiscali che nella maggior parte dei cantoni ammontano al massimo al 20% del loro reddito imponibile. Inoltre il capitale azionario e il reddito della fondazione sono esenti da imposte.

Ciò che le fondazioni fanno con questi soldi rimane relativamente opaco. Secondo gli esperti, gli obiettivi di una fondazione possono coprire molte attività diverse, a volte dormienti, vaghe o addirittura mutevoli nel tempo. Una volta che le fondazioni hanno registrato i propri statuti, il controllo è minimo.

Mancanza di controllo

Questa flessibilità ha talvolta dato luogo ad abusi, come nel caso della Fondation Marine, con sede a Ginevra. Questa fondazione si nasconde dietro temi diversi come l’ecologia, lo sviluppo bancario e la distribuzione di attrezzature sportive per nascondere attività fraudolente.

Nel 2020, la banca della fondazione ha scoperto un programma di riciclaggio di denaro che andava avanti da mesi. Oltre a questa frode, la fondazione è accusata di gestire una falsa piattaforma di trading, frodando almeno tre persone che hanno sporto denuncia. L’organizzazione ha affermato di considerare come donazioni i 2,4 milioni di franchi prelevati da questa piattaforma.

Possiamo citare anche il caso della fondazione Suleyman Kerimov. Questo oligarca russo ha investito la sua fortuna in progetti vaghi e potenzialmente personali in tutto il mondo, beneficiando al contempo di esenzioni fiscali in Svizzera. Ha poi trasferito alla struttura un patrimonio di 5,4 miliardi di franchi svizzeri per assumere un ruolo politico in Daghestan, i cui statuti gli vietano di possedere fondi all’estero.

Nessuna prova di frode diffusa

Sebbene non esistano prove di frodi diffuse all’interno delle fondazioni ginevrine, la mancanza di controlli adeguati suggerisce che le attività fraudolente potrebbero passare inosservate.

A differenza delle ONG o associazioni, che non dipendono da alcun organismo di controllo, le fondazioni sono vigilate dalle autorità svizzere. Ciò dà ai donatori un senso di sicurezza che non sempre è supportato dai fatti.

Nei casi sopra menzionati sono state le banche fondatrici o i media a lanciare l’allarme, non l’autorità di vigilanza il cui ruolo è quello di controllare le attività.

>> Leggete il resto del sondaggio di SWI swissinfo.ch sulle fondazioni ginevrine cliccando qui

Claire-Marie Dikanska (SWI swissinfo.ch)

Adattamento: Julien Furrer

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