SENEGAL-PRESSE-REVUE / Nelle notizie, le raccomandazioni delle Assise di Giustizia – Agenzia di stampa senegalese

SENEGAL-PRESSE-REVUE / Nelle notizie, le raccomandazioni delle Assise di Giustizia – Agenzia di stampa senegalese
SENEGAL-PRESSE-REVUE / Nelle notizie, le raccomandazioni delle Assise di Giustizia – Agenzia di stampa senegalese
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Dakar, 5 giugno (APS) – Le raccomandazioni e le proposte risultanti dal Dialogo nazionale sulla riforma e la modernizzazione della giustizia sono nel menu dei quotidiani ricevuti mercoledì all’Agenzia di stampa senegalese (APS)

”Il verdetto delle Assise”, titola Sud Quotidien. ”Le Assise nazionali di giustizia emettono il loro verdetto, dopo una settimana di lavoro in commissioni, in seguito all’avvio, martedì 28 maggio 2024, da parte del Presidente della Repubblica, Bassirou Diomaye Faye, del Dialogo nazionale sulla riforma e la modernizzazione del sistema Giustizia”, scrive il quotidiano.

Si ricorda nella pubblicazione che ieri, martedì 4 giugno, è stato organizzato un incontro conclusivo per presentare la sintesi delle proposte e dei punti di vista di coloro che hanno partecipato ai dibattiti al CICAD di Diamniadio e attraverso la piattaforma online +Jubanti+ della presidenza della Repubblica”.

”Pertanto, la Commissione per la riforma della giustizia ha raccomandato, tra le altre cose, l’istituzione di una Corte costituzionale al posto del Consiglio costituzionale, la revisione di tutti i codici che regolano il sistema giudiziario, la riduzione dei poteri del pubblico ministero e l’istituzione di giudice delle libertà e della detenzione”, scrive Sud.

L’Info rileva che “per quanto riguarda la modernizzazione della giustizia sono state avanzate proposte rivoluzionarie. Proposte che porteranno le nostre carceri agli standard internazionali.

Il giornale riporta che “pPiù di 34.000 persone hanno visitato la piattaforma e quasi 5.500 hanno dato contributi concreti. Statistiche che mostrano, tra l’altro, che il 75% dei partecipanti alla piattaforma, soprattutto giovani, non si fida affatto del sistema giudiziario”.

“I tratti della Giustizia come rottura auspicata”, rileva L’AS, ricordando che “gli attori si sono accordati, tra l’altro, sulla sostituzione del Consiglio costituzionale, sulla riduzione dei poteri del Pubblico Ministero, sull’istituzione del giudice delle libertà”.

”Tuttavia, le opinioni divergono sulla rimozione del reato di ingiuria al capo dello Stato e del reato di oltraggio alla corte”, scrive il giornale.

”Giustizia sulla griglia”, secondo Enquête. “I magistrati si oppongono alle riforme sull’apertura del Consiglio superiore della magistratura e sulla presenza dell’esecutivo”, nota la pubblicazione.

Le Soleil riferisce che “i partecipanti hanno concordato, tra l’altro, sulla limitazione dei poteri del pubblico ministero, sull’istituzione di un giudice delle libertà e della detenzione, di una Corte costituzionale, di un sistema giudiziario di prossimità. I punti di dissonanza riguardano soprattutto la composizione del Consiglio Superiore della Magistratura e la riforma volta a istituire la potestà genitoriale condivisa (….)”.

”La questione della presidenza del Consiglio superiore della magistratura da parte del Capo dello Stato non poteva essere risolta attraverso il dibattito. La palla torna quindi al presidente della Repubblica, Bassirou Diomaye Faye, per arbitrare”, scrive Le Quotidien.

WalfQuotidien parla di “oggetto del contendere nella riforma giudiziaria” riguardo alla presenza o assenza del Capo dello Stato nel Consiglio Superiore della Magistratura.

“I partecipanti agli incontri non si sono trovati d’accordo su alcuni punti come quello legato alla presenza o meno del Capo dello Stato al Consiglio Superiore della Magistratura (CSM)”, scrive Walf.

Secondo Bës Bi, questa “patata bollente” è stata donata al presidente Bassirou Diomaye Faye.

AB/OID

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