L'incidente mortale del 7 settembre a La Vrine ha messo in luce gli aspetti problematici di questo tratto della RN57. Anche questa tragedia è avvenuta in condizioni particolari poiché è stato “l'atteggiamento dell'autista” a dare il via a tutto, come ha osservato il pubblico ministero, Étienne Manteaux.
L'uomo, 25 anni, sarà processato questo mercoledì 6 novembre per omicidio colposo e lesioni involontarie (il passeggero è rimasto gravemente ferito), con due aggravanti: veicolo non omologato e velocità eccessiva.
“Una soluzione a breve termine”
Ciò non cambia la realtà conosciuta da tutti gli utenti di questo settore situato nel comune della Val d'Usiers, in particolare da coloro che vogliono unirsi alla RN57 dalle due strade dipartimentali. A metà ottobre, da un giorno all'altro sono apparse delle bande sonore: “Siamo intervenuti su richiesta della sottoprefettura di Pontarlier, per fornire una soluzione a breve termine”, dice Benoît Dartevelle di Dir-Est.
La limitazione a 50 km/h è stata solo temporanea, “per non sorprendere gli utenti”, ma è tornata a 70 km/h. “Il problema con i veicoli che arrivano da Bugny e Goux-les-Usiers è la fila infinita di macchine. Restare a 50 km/h può accentuarne l'accumulo e rendere ancora più difficile l'inserimento”, spiega Benoît Dartevelle, “in ogni caso, per superare un tratto a 50 su una Nazionale, bisogna basarsi su dati e studi attendibili”.
Bene, il Dreal (Direzione regionale per l'ambiente, lo sviluppo e l'edilizia abitativa) ne sta realizzando uno per uno sviluppo tra la parte bassa di Saint-Gorgon e la Vrine, con diversi binari: una o due rotatorie, girare a sinistra, girare a destra , tre corsie… “L'idea è creare una nicchia per consentire il sorpasso di camion e trattori, ridurre la velocità, consentire una migliore integrazione dalle strade dipartimentali. »
Prossimamente l'illuminazione delle pensiline degli autobus
Ok, ma quando? È ciò che preoccupa Aurélien Dornier, sindaco della Val d'Usiers, che ha firmato la petizione lanciata online dopo l'incidente per mettere in sicurezza l'incrocio. “Con queste band abbiamo optato per quelle più economiche. Sono investimenti pesanti di cui abbiamo bisogno”, dice, “ne sentiamo parlare da 10, 15, 20 anni e non sta succedendo nulla. E quando vedremo il contesto economico nazionale, penso che aspetteremo a lungo…”
Trattandosi di una strada statale e di strade dipartimentali, l'assessore non può fare molto: «Abbiamo inserito nel PLUi (Piano urbanistico intercomunale locale, ndr) il parcheggio dietro l'area del Relais come area di car pooling, che possiamo riabilitare, metteremo l'illuminazione alla pensilina, anche se non spetta a noi farlo. E il terreno acquistato dal Comune intorno all’incrocio sarà ceduto allo Stato non appena si degnerà di iniziare i lavori”.