ALLE RAPPORTI DEGLI ORGANI DI CONTROLLO SARÀ AVUTO UN SEGUITO GIUDIZIARIO, SECONDO OUSMANE DIAGNE

ALLE RAPPORTI DEGLI ORGANI DI CONTROLLO SARÀ AVUTO UN SEGUITO GIUDIZIARIO, SECONDO OUSMANE DIAGNE
ALLE RAPPORTI DEGLI ORGANI DI CONTROLLO SARÀ AVUTO UN SEGUITO GIUDIZIARIO, SECONDO OUSMANE DIAGNE
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Dakar, 24 mag. (APS) – Il ministro della Giustizia, Guardasigilli, Ousmane Diagne, ha assicurato venerdì che si procederà legalmente “senza debolezza e con totale obiettività” alle carenze e agli altri rimproveri segnalati dalla Corte dei Sindaci e degli altri organi di controllo.

”La maggior parte degli organi di controllo, a cominciare dalla Corte dei Conti, nelle loro conclusioni, hanno chiesto azioni penali. Spetterà agli organi di perseguimento penale, in particolare ai servizi del Pubblico Ministero e alla Procura della Repubblica, esaminare caso per caso le segnalazioni e valutare il seguito da dare,” ha ha dichiarato nel corso di un’intervista all’Agenzia di stampa senegalese (APS).

Recentemente sono state rese pubbliche le relazioni della Corte dei conti e di altri organi di controllo statale. Hanno constatato le carenze e le regole nella gestione dei fondi pubblici e in alcuni casi hanno formulato raccomandazioni sulla direzione delle azioni legali contro alcune persone.

Il ministro della Giustizia ha sottolineato che l’atteggiamento più responsabile consisterebbe nel sottoporre ogni caso a un giudice istruttore e dargli piena libertà di valutare la condotta da adottare “non appena si entra nel quadro di ‘una dinamica di esame e di responsabilità” .

“L’atteggiamento più responsabile è quello di lasciare che sia il giudice a decidere, senza debolezze e in modo assolutamente obiettivo, sul seguito da dare a ciascun caso”, ha indicato il ministro della Giustizia.

Non ha mancato di notare l’importanza di svolgere questa azione pubblica senza considerare o correre il rischio di dare una connotazione di regolamento di conti a questo approccio procedurale.

”Non c’è nessun regolamento di conti. Devi solo rispondere delle tue azioni. Le persone interessate devono essere in grado di rispondere alle critiche e alle lamentele rivolte contro di loro”, ha sostenuto Ousmane Diagne.

Ha infine ribadito che spetterà alla giustizia, cioè ai magistrati e ai giudici decidere in completa indipendenza e con obiettività.

“Lo scopo di un rapporto, dal momento che i suoi autori raccomandano l’azione penale, non può che essere un’azione giudiziaria che sarà avviata e affidata a magistrati esperti e indipendenti chiamati a decidere sul seguito da dare ed eventualmente sulle sentenze da distribuire”, ha aggiunto. ha ricordato il Guardasigilli, Ministro della Giustizia.

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