È pericoloso avventurarsi sul luogo del disastro in rue Peynier, dopo l’incendio di domenica, a Pointe-à-Pitre. La polizia nazionale segnala il rischio di crollo degli edifici indeboliti. I locali vengono inoltre esaminati dagli investigatori incaricati di determinare l’origine del disastro. Rischiano una multa anche le persone viste sul posto, fotografare o raccogliere oggetti.
Ecco un messaggio della massima importanza, che arriva dalla polizia nazionale della Guadalupa: nessuno deve trovarsi sul luogo del disastro in rue Peynier, a Pointe-à-Pitre, dove domenica scorsa un incendio ha devastato cinque case e ne ha indebolite altre (5 maggio 2024).
Sul posto il rischio di crollo è elevato. Ciò, peraltro, è già avvenuto durante l’intervento dei vigili del fuoco; un muro è caduto su diversi agenti del Servizio Dipartimentale Vigili del Fuoco e di Soccorso (SDIS) e quattro di loro hanno dovuto essere ricoverati in ospedale. Questo bilancio umano avrebbe potuto essere molto più drammatico.
Inoltre il terremoto di questa mattina, al quale potrebbero seguire altre scosse di assestamento, aumenta il rischio; le fondamenta possono cedere ancora di più.
Tuttavia, risulta che delle persone, in particolare dei bambini, sono state viste lì questo mercoledì, 8 maggio. Alcuni scattavano foto, altri raccoglievano oggetti dalle macerie.
L’intera area dovrebbe essere evitata poiché potrebbe verificarsi in qualsiasi momento il pericolo di un crollo immediato. Avere un buon comportamento e rispettare questa zona devastata dall’incendio ai fini delle indagini.
Polizia nazionale della Guadalupa
I trasgressori, ovvero le persone che, nonostante gli inviti alla responsabilità e alla cautela, entrano nella zona pericolosa delimitata, sono soggetti a sanzioni pecuniarie.
Si ricorda che diversi proprietari, residenti e professionisti hanno perso tutto tra le fiamme sul posto. Oggi è la solidarietà che deve entrare in gioco, affinché queste persone, tra cui cinque studenti, possano riprendere il corso della loro vita.
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