Di Redazione Le Républicain Langon
pubblicato su
8 maggio 24 alle 11:50
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Questa primavera, i viticoltori Francis e Fabien Lapeyre di Château Lapeyre at Saint-Hilaire-du-Bois (Gironda), vicino a Sauveterre-de-Guyenne, hanno scelto un metodo tradizionale per mantenere i loro piccoli vitigni biologici.
Invece di utilizzare le loro macchine agricole, si sono rivolti a lei e Juliette Bourdot cavalli da tiro per raggiungere il “ scavando“.
“I nostri stabilimenti di Castets hanno solo due anni e dobbiamo farlo garantire il loro buon radicamento che può raggiungere i 10 metri, spiega Fabien Lapeyre. Le nostre macchine, per quanto delicate e precise, compattano inevitabilmente il terreno e impediscono il corretto sviluppo delle radici. »
Due cavalle ai margini dei vigneti
Con lei è intervenuta specialista in trazione animale, Juliette Bourdot di “Traits de Gaia”. due cavalleun Boulonnaise e un pizzico di Auvergne per realizzare questa operazione fisica, ma rispettosa delle giovani piante.
Questo ha un prezzo, ma è un investimento per il futuro, per i nostri figli e i nostri nipoti, perché una vite ha una durata di vita di circa 40 anni.
Cos’è lo scavo?
Il decavaillonnage consiste nel rivoltare la terra il più vicino possibile alle piante di vite, in modo da diserbo e arieggiare il terreno per favorire la radicazione profonda. Eseguito a mano o con l’ausilio dei cavalli, questo lavoro protegge meglio la struttura del terreno.
Oltre ai suoi servizi vitivinicoli, forestali e agricoli, Juliette Bourdot si offre anche di ospitare eventi come matrimoni con i suoi cavalli da tiro.
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