Pubblicato il 14 ottobre 2024 alle 19:09 / Modificato il 14 ottobre 2024 alle 19:11
Sui social si fa chiamare “il Trasportatore”. Con la sua limousine, Tony, il suo nome fittizio, appare come il re della festa. Consegna, protezione, fuga nel suo autobus discoteca con un’atmosfera da clubbing e karaoke. Con lui «stiamo sempre bene». Un autista privato a servizio completo che si vanta di trasportare “qualsiasi cosa, ovunque, per chiunque, purché il cliente sia disposto a pagare il prezzo”. Una vera manna per i festaioli ai tempi del Covid e delle sue restrizioni sanitarie.
Questa offerta illimitata – sul tema del sesso, dell’alcol e della droga – lo ha portato finalmente questo lunedì davanti al Tribunale penale di Ginevra a rispondere di una lunga lista di reati. Tony è accusato in particolare di aver spinto la sua ragazza alla prostituzione, di aver venduto sostanze ad adolescenti, di aver pagato un minorenne per dormire con lui o addirittura di aver fornito cocaina a facoltosi clienti della Rive Gauche. Contesta i fatti più gravi e argomenta in un disordine che travolge i giudici.
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