la metropoli risponde al sindaco e assicura che i colloqui si sono svolti

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la metropoli risponde al sindaco e assicura che i colloqui si sono svolti
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Secondo l’area metropolitana di Lione, che ha accolto 70 giovani migranti a Écully, il sindaco è stato informato del progetto in diverse occasioni.

Tensioni tra la metropoli di Lione e il sindaco di Écully. Quest’ultimo critica la comunità per la mancata consultazione prima dell’apertura di un centro di accoglienza per giovani migranti nel suo comune. Proprietaria dei locali occupati da un’ex scuola di ingegneria a Écully, la metropoli ha scelto questo luogo che accoglierà, a partire dalla prossima settimana, 70 giovani esuli, in attesa del loro riconoscimento come minoranza.

Giovedì 10 ottobre, alla BFM Lione, il sindaco Sébastien Michel ha protestato contro l’atteggiamento della metropoli: “Mi trovo di fronte al fatto compiuto e non sono assolutamente associato alla decisione, ecco perché oggi sono arrabbiato”.

Numerosi scambi a seconda delle metropoli

Da parte sua, la metropoli ritiene di aver informato e scambiato informazioni in diverse occasioni con gli eletti locali. “La convenzione doveva concludersi in primavera. La metropoli aveva indicato che avrebbe utilizzato il sito come alloggio”, ha detto Lucie Vacher, vicepresidente della metropoli di Lione per l’azione sociale, alla radio della BFM Lione giovedì 10 ottobre.

Una volta approvato il progetto dalla metropoli in giugno, Lucie Vacher afferma che il presidente ha ricevuto il sindaco in luglio. Poi lei stessa ha incontrato cinque vicesindaci a settembre.

E per concludere: “Ho piuttosto l’impressione che il problema non sia necessariamente di forma ma piuttosto di sostanza da parte del sindaco di Écully”.

Da parte sua, il sindaco di Ecully ha sottolineato anche l’ubicazione decentrata del luogo prescelto, deplorando un luogo “non adatto e lontano dal centro della città dove questi giovani dovranno muovere i loro passi”.

“Questi giovani verranno accolti a Écully la sera, staranno tutto il giorno a Villeurbanne e poi torneranno. Avevamo accolto i profughi ucraini in questo sito e loro stessi alla fine non hanno voluto più venire a Écully. considerando che era troppo lontano.”

Vicino al Progressil’ufficio di Bruno Bernard, presidente della metropoli, indica che i giovani “saranno di passaggio solo per pochi giorni, qualche settimana a seconda del tempo di attesa per la valutazione”.

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