Giovedì l’Istituto di studi politici di Lille ha chiuso i battenti e l’accesso alla Scuola superiore di giornalismo di Lille (ESJ) è stato bloccato a causa della mobilitazione a sostegno dei palestinesi. Questo venerdì mattina l’ESJ è ancora bloccato mentre Sciences Po (e la sua biblioteca), che ha predisposto agenti di sicurezza all’ingresso della scuola e una perquisizione delle borse, ha potuto riaprire dopo aver chiuso il giorno prima.
Rue Gauthier de Châtillon, dove si trovano le due scuole, è stata chiusa al traffico.
Il CRS ha cercato di disperdere i manifestanti. Dopo un periodo di tensione dopo diverse aggressioni da parte della polizia, la situazione si è calmata a metà mattinata, ha constatato il nostro giornalista sul posto.
All’ESJ, gli studenti pianificano di lavorare tutto il giorno. In serata è prevista una nuova assemblea generale.
Un incontro deve tenersi anche a Sciences Po alle 16:00.
Sciences Po Parigi è stata nuovamente occupata
Questo venerdì, la direzione di Sciences Po Paris ha deciso di chiudere la sua sede principale a causa di una nuova occupazione da parte di alcune decine di studenti. Giovedì sera, l’occupazione del campus è stata votata da un centinaio di studenti riuniti in un’assemblea generale dopo un dibattito interno sul Medio Oriente, giudicato “deludente”.
Le azioni si sono moltiplicate negli ultimi giorni in Francia, soprattutto nei siti di Sciences Po a Parigi e nelle regioni, e in alcune università, in un contesto politico elettrico che spinge il ministro dell’Istruzione superiore Sylvie Retailleau a chiedere ai presidenti delle università di garantire il “ mantenimento dell’ordine pubblico”, utilizzando “ la massima estensione dei poteri » che hanno.
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