Il processo contro Sébastien Deshaies e Geneviève Authier si è svolto recentemente in tribunale per quattro giorni, senza concludersi.
Sono accusati di aver compiuto gesti sessuali e toccato due minorenni, nel 2020 e nel 2021.
All’epoca le presunte vittime avevano tra gli 8 e i 10 anni. Il signor Deshaies avrebbe commesso due reati e la signora Authier cinque. Presumibilmente hanno agito insieme in un’occasione.
L’accusato avrebbe chiesto una Fellatio a una delle presunte vittime. In un’altra occasione, le avrebbe inserito un braccialetto nelle natiche.
La signora Authier, dal canto suo, si sarebbe concentrata, tra l’altro, sui genitali di uno dei denuncianti.
Lei deve affrontare due accuse di interferenza sessuale e due di violenza sessuale, mentre il suo partner all’epoca deve affrontare un’accusa di interferenza sessuale e una di violenza sessuale.
I ricorrenti hanno testimoniato accompagnati da un cane guida e da una stanza separata dall’aula.
Uno di loro ha ammesso di aver “sognato” uno dei presunti reati. La difesa ha evidenziato anche diverse contraddizioni nella sua testimonianza.
“Nessun oggetto”
Chiamata a difendere mercoledì, Geneviève Authier ha negato qualsiasi azione penale, sia nei confronti di se stessa che nei confronti dell’uomo dal quale chiede ora il divorzio.
“Non ho prove che possano portarmi a credere che Sébastien avrebbe fatto una cosa del genere”, ha dichiarato l’assistente domiciliare di 42 anni.
Ha inoltre negato di aver chiesto a qualcuna delle presunte vittime di rimanere in silenzio sui presunti reati.
Il signor Deshaies, un impiegato di fabbrica di 45 anni, non ha ancora testimoniato. A differenza del suo ex compagno, assiste al processo dalla tribuna dei detenuti, perché attualmente sta scontando una pena detentiva di tre anni per possesso di materiale pedopornografico.
Io Nathalie Roy lo difende mentre io Sophie Plouffe rappresento gli interessi della signora Authier.
L’incapacità di concludere il processo entro i quattro giorni assegnati a questo caso in aprile comporterà la presentazione di un’istanza per ritardi irragionevoli, ha indicato mercoledì la difesa.
Per l’accusa, Me Arianne Duval ha fatto sapere al giudice Jean-Guillaume Blanchette, della Corte del Quebec, che avrà “argomenti da sostenere” sulla questione delle scadenze.
La coppia è stata arrestata nel 2022.
Le parti dovrebbero incontrarsi in tribunale a maggio per pianificare ulteriori procedimenti legali.