Lisbona: Emissione di due francobolli per commemorare il 250° anniversario del Trattato di pace tra Marocco e Portogallo

Lisbona: Emissione di due francobolli per commemorare il 250° anniversario del Trattato di pace tra Marocco e Portogallo
Lisbona: Emissione di due francobolli per commemorare il 250° anniversario del Trattato di pace tra Marocco e Portogallo
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Lunedì 7 ottobre 2024 alle 23:19

Lisbona – Barid Al-Maghrib e CTT Correios de Portugal hanno lanciato, lunedì a Lisbona, un’emissione speciale di due francobolli per commemorare il 250° anniversario del Trattato di pace e il 30° anniversario del Trattato di amicizia, buon vicinato e cooperazione tra il Marocco e il Marocco. Portogallo.

L’illustrazione simbolica della trasmissione, presentata nel corso di una cerimonia al Ministero degli Affari Esteri portoghese dall’ambasciatore marocchino a Lisbona, Othman Bahnini, dal presidente della CTT Correios de Portugal, João Bento, e dal segretario del Ministro degli Affari Esteri portoghese , Nuno Sampaio, mette in luce i legami storici secolari che uniscono i due Paesi.

Il primo francobollo rappresenta la Piazza del Commercio di Lisbona decorata dalla statua del re José I, firmatario nel 1774 del Trattato di Pace, mentre il secondo francobollo rappresenta il sito storico della Sqala du port, componente essenziale dell’architettura difensiva della medina di Essaouira, costruita dal sultano Mohammed bin Abdullah, il secondo firmatario del trattato.

Questa emissione congiunta delle Poste del Marocco e delle Poste del Portogallo “incarna la profondità dei legami storici di lunga data tra il Regno e la Repubblica del Portogallo”, ha affermato Bahnini, sottolineando che le due istituzioni “hanno attinto al” patrimonio storico radici delle relazioni tra i due paesi per sviluppare ed emettere francobolli di vero valore artistico”.

La commemorazione del 250° anniversario del trattato di pace offre l’occasione per ricordare che il Marocco e il Portogallo occupano un posto reale nell’immaginario collettivo di marocchini e portoghesi per la storia, la geografia, le relazioni umane, culturali ed economiche che hanno saputo sviluppare nel corso dei secoli, ha osservato il diplomatico marocchino, affermando che “la nostra storia comune, ciò che ci ha unito nel passato, costituisce la base storica su cui si fondano oggi le relazioni tra il Marocco e il Portogallo”.

La valorizzazione di questo patrimonio comune, ha aggiunto, “mostra come i nostri due Paesi hanno sempre saputo, con intelligenza, saggezza e lungimiranza, trascendere alcune vicissitudini transitorie della nostra storia per costituire un magnifico e ricco patrimonio di civiltà, al servizio di “un rapporto costruito con calma”, precisando che “la densità e la diversità di questi rapporti, nonché i meccanismi di consultazione messi in atto, hanno conferito un carattere dinamico al rapporto tra i nostri due Paesi”.

“In un mondo contemporaneo in pieno cambiamento, segnato dall’instabilità, dall’aumento delle tensioni e dal risorgere di vecchi demoni dell’ignoranza, dell’odio e della guerra, paesi come il Marocco e il Portogallo, che hanno avuto la possibilità di avere così tanto in comune nel corso della loro storia, costituiscono il esempio di un cammino singolare, che scommette sulla pace, sulla valorizzazione di ciò che abbiamo in comune, e che investe con determinazione nel preservare e conservare il patrimonio del passato, con l’obiettivo di insegnarlo e trasmetterlo al futuro generazioni”, ha assicurato il signor Bahnini.

Da parte sua, il presidente della CTT Correios de Portugal ha sottolineato che “la cooperazione filatelica tra gli istituti postali portoghesi e quelli marocchini non è nuova ed è sempre stata caratterizzata da rapporti amichevoli”, aggiungendo che “questa cooperazione continua in modo dinamico e concreto, poiché Il Marocco, che attualmente guida il settore filatelico dell’Unione Postale del Mediterraneo, riceve un sostegno permanente da parte delle Poste Portoghesi per attuare le azioni che si impegna a realizzare per il periodo 2023-2025”.

Il signor Bento ha inoltre ricordato che nel 2007 “è stato emesso il primo francobollo congiunto tra i due paesi, con un tema legato alla presenza storica del Portogallo in Marocco e del Marocco in Portogallo. “Oggi, 17 anni dopo, presentiamo una nuova emissione di francobolli congiunti, che celebrano il 250° anniversario del Trattato del 1774 e il 30° anniversario del Trattato del 1994, due documenti fondamentali per rafforzare le eccellenti relazioni tra questi due vicini che condividono così tante cose”, ha detto.

Secondo il signor Bento, “è raro che due paesi, anche se vicini, emettano due francobolli comuni in meno di 20 anni, il che rende l’evento di oggi molto speciale”.

Da parte sua, Sampaio ha osservato che “il lancio di due francobolli commemorativi in ​​occasione del 250° anniversario del Trattato di pace tra Portogallo e Marocco, un evento storico molto importante, non è solo un momento essenziale della nostra storia comune, ma è anche un forte richiamo agli stretti legami che uniscono i nostri due Paesi nel corso dei secoli”.

Portogallo e Marocco “condividono una lunga storia comune, frutto della vicinanza geografica e di un patrimonio comune nella convergenza di arte, cultura, lingua e architettura”, ha affermato Sampaio, aggiungendo che questo patrimonio “si riflette anche nella qualità e nell’intensità delle nostre relazioni bilaterali, che coprono un’ampia gamma di ambiti, in particolare in ambito politico, economico e culturale”.

“La base politica e diplomatica di questo patrimonio comune è costituita dagli elementi fondamentali del trattato di pace firmato nel 1774 e del trattato di amicizia, buon vicinato e cooperazione firmato nel maggio 1994”, ha osservato, precisando che “questi due accordi hanno tracciato un percorso di equilibrio, stabilità e sviluppo positivo che ha arricchito reciprocamente i nostri rapporti”.

Il lancio di questa emissione filatelica è stato caratterizzato dalla presenza di numerose personalità di diversa estrazione, oltre a funzionari pubblici portoghesi, professionisti dei media e accademici.

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