La spedizione punitiva a casa di un 17enne finisce in tribunale

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Editoriale Courrier du Pays de Retz

Pubblicato il

7 ottobre 2024 14:20

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La scappatella notturna o più precisamente ilspedizione punitiva del 12 settembre 2024, intorno alle 22:30 a Chaumes-en-Retz (Loira Atlantica), ha portato tre giovani adulti davanti al tribunale penale da Saint-Nazaire, due settimane dopo.

Perché uno dei loro amici ha litigato con un diciassettenne residente a Chaumes-en-Retz che non rispondeva più ai messaggi e, dopo una visita infruttuosa nel pomeriggio, due giovani hanno chiesto a un terzo di accompagnarli a casa loro .i genitori del minore.

Lo vedono nella casetta del giardino, dove sta ascoltando la musica. “Sono uscito e mi sono subito caduti addosso”, ha detto il minore durante la sua udienza.

Il più giovane (18 anni) lo colpisce punch. Cade e piovono colpi.

Riuscendo a liberarsi, ha raccontato di aver sentito il più grande (19 anni, recidivo) ordinare al suo amico di “tirare fuori il coltello e infilzarlo”.

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“Dichiarazioni cucite con filo bianco”

Assente all’udienza, la vittima ha anche chiarito nel corso della sua udienza: “La lama mi era conficcata, ma non ero piantata”.

Allertato dalle grida del figlio, il padre esce. Intervistato, ha fornito la descrizione dei due giovani che sono accorsi verso l’auto da cui l’autista (20 anni) è partito di corsa.

“Il daron”, dirà l’autista, ha comunque fatto in tempo a sganciarsi la cintura e a colpire il lunotto posteriore destro del veicolo. Ciò che il Calmeziano non nega.

Se l’autista dichiarava di “non c’entrare nulla con la vicenda”, il più grande, giovane padre, riconosceva una spedizione punitiva” per il furto di venti sigarette elettroniche ».

Ha ammesso anche di aver tirato due pugni, ma è stato categorico: “Non c’è mai stato un coltello”.

Il minatore, che “ha carbone per due mesi per loro (1)» qualche tempo fa, è convinto che i suoi aggressori volessero «che riprendesse la sua attività».

“Dichiarazioni cucite con filo bianco”

Le numerose ferite del minore riportate in un certificato medico hanno rattristato il presidente: “È patetico, non potevi pensarci un po’ di più? »

Sì, “patetico”, rimprovererà il pubblico ministero. “Le vostre dichiarazioni sono state divergenti. Mentite piuttosto male, signori. Pensi che la corte sarà abbastanza ingenua da credere a queste inconsistenti dichiarazioni. » Cioè: «Lei viene di sera a regolare i conti di un terzo di cui non conosciamo l’identità, a più di sei mesi dai fatti. »

Il magistrato insiste: “Voi mettete mano sulla bocca della vittima per impedirle di urlare, ci sono volute diverse udienze per farla confessare”.

Quanto all’autista, “non poteva ignorare lo scopo di questa visita”. Si afferma inoltre: “C’è stata accanimento, perché i graffi sono molto profondi”.

Me Maria Cosme chiede la liberazione per l’autista: “Li ha guidati perché conosceva l’indirizzo del minore”.

Me Lauric Douvisi-Morris denuncia “molte sciocchezze” in un caso in cui il giovane papà “ha riconosciuto i pugni, ha fatto un passo indietro e si vergogna della stupidità del suo gesto”. Non essendo stato ritrovato il coltello, ha proseguito: “Il tribunale non deve essere strumentalizzato”.

Una “mancanza di indagini”

Me Manon Loarecsegue l’esempio: “Mancano indagini su questa questione. Prendiamo alla lettera le dichiarazioni del minatore… Cosa ti dimostra che sono venuti a chiedergli di estrarre carbone? »

Lei è scettica: “Come ha fatto la vittima a scappare, quando erano in due? » “Stordita” dalla parte ferma richiesta dall’accusa, l’avvocato presenta i rimpianti e le scuse del suo cliente “immaturo” di 18 anni. Sapendo che sarà convocato in tribunale martedì 8 ottobre 2024 per una causa dinarcotici.

L’autista è stato condannato a quattro mesi di carcere, con la semplice sospensione della pena. I suoi complici per dodici mesi, otto dei quali sospesi in libertà vigilata. Dovranno pagare 1.200 euro alla parte civile.

Una buona dozzina di giovani vennero ad assistere al processo.

(1) Il minatore di carbone interviene dopo il guardiano, per la rivendita al dettaglio.

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