Mobilitazioni che si sovrappongono in previsione dell’anniversario del 7 ottobre 2023

Mobilitazioni che si sovrappongono in previsione dell’anniversario del 7 ottobre 2023
Mobilitazioni che si sovrappongono in previsione dell’anniversario del 7 ottobre 2023
-

Alcune decine di manifestanti filo-palestinesi si sono riuniti domenica in Dorchester Square a Montreal, con una mobilitazione più modesta rispetto al giorno prima, ma il cui obiettivo di denuncia e di raduno rimane lo stesso.

La caduta della colonnina di mercurio non ha smorzato l’entusiasmo dei presenti alla manifestazione, che per diversi minuti hanno gridato canzoni in francese, inglese e arabo. La minore affluenza al raduno rispetto a quelli registrati nelle ultime settimane non ha preoccupato i manifestanti sul posto, che si sono mostrati piuttosto soddisfatti della folla presente.

Moumene Bilah, incontrato in mezzo alla folla, da un anno non perde quasi mai un incontro. “Avevo studenti palestinesi con me in Algeria. Da allora, in un certo senso, ho lottato per loro. » Ha intenzione di continuare a presentarsi ad ogni incontro finché la situazione non sarà risolta. “Sarò sempre lì per la Palestina”, dice.

Sabato si è tenuta una manifestazione per celebrare il primo anniversario della guerra tra Israele e Hamas. Secondo gli organizzatori dell’evento hanno riunito più di 10.000 manifestanti. Si aspettano una mobilitazione altrettanto se non maggiore lunedì, il giorno stesso dell’anniversario. Secondo gli organizzatori, la manifestazione di domenica, anche se non ha ospitato una folla così numerosa, è stata importante per mobilitare le persone in vista della manifestazione del 7 ottobre. “Chi non verrà domani, non consideratelo più vostro amico”, ha detto alla folla uno dei leader del gruppo Montreal4palestine.

Regolari della mobilitazione filo-palestinese

Questa non è la prima manifestazione organizzata dal movimento Montreal4palestine. I volontari ormai si sono abituati e l’installazione nel parco avviene in tempi rapidi. Qua e là ci sono tavoli che vendono prodotti emblematici palestinesi – kefiah, bandiere e berretti – mentre i leader della folla trasmettono musica di protesta attraverso gli altoparlanti, prima di lasciare il posto agli altoparlanti.

Dopo gli attentati compiuti da Israele in Libano, alle bandiere palestinesi si sono aggiunte quelle libanesi e alla rotazione della folla si sono aggiunti canti che uniscono le due cause.

Seguiranno maggiori dettagli.

Da vedere in video

#Canada

-

PREV Miam, il primo festival gastronomico organizzato dalla Métropole de Lyon
NEXT Neuchâtel autorizza l’uccisione di un lupo dopo l’attacco ad una giovenca