lavorare per aprire un ristorante al castello dell’Haut-Koenigsbourg

lavorare per aprire un ristorante al castello dell’Haut-Koenigsbourg
lavorare per aprire un ristorante al castello dell’Haut-Koenigsbourg
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Una grande impalcatura ha recentemente coperto parte del castello di Haut-Koenigsbourg. Resterà in funzione per più di un anno e mira a consentire l’installazione di un ristorante e di sale per seminari.

Si tratta di un’imponente impalcatura, poco estetica ma essenziale, che ha recentemente ricoperto parte del castello alsaziano di Haut-Koenigsbourg (Basso Reno).

Questo progetto mira a installare all’interno dell’edificio un ristorante con circa 80 posti e una sala seminari, per diversificare le attività ivi offerte.

Le impalcature e il tetto che proteggono il bastione dovrebbero restare al loro posto per 14 mesi, mentre il tetto e la copertura verranno ricostruiti.

“Mantenere un’accoglienza di qualità per tutti i nostri visitatori”

La sfida principale: che l’opera abbia un impatto minimo sui visitatori di un castello che chiude solo tre giorni all’anno e che accoglie più di 50.000 persone ogni anno.

“È un piccolo gioco di puzzle tra visitatori e imprese poter lavorare insieme negli stessi spazi”, spiega Sandrine Bernon, responsabile del servizio tecnico e conservazione del patrimonio edilizio della Comunità europea dell’Alsazia.

“È davvero una vera sfida riuscire a mantenere un’accoglienza di qualità per tutti i nostri visitatori e allo stesso tempo avere condizioni di lavoro compatibili, per le aziende, con lo svolgimento del nostro lavoro”.

Sul sito si può osservare una commistione tra le parti di epoca medievale e quelle aggiunte o modificate durante la ricostruzione dell’edificio all’inizio del XX secolo.

“L’obiettivo è ripristinare uno stato originale: 1908, opera di Bodo Ebhardt (l’architetto del restauro, ndr), con gli stessi piani di montaggio e gli stessi modelli di piastrelle di quello che aveva immaginato”, spiega Sandrine Bernon.

Pensando ad un nuovo modello economico

Alla BFM Alsace, la consigliera alsaziana responsabile dei castelli fortificati, Nathalie Kaltenbach, spiega che l’idea è quella di pensare “a un modello economico da mettere in atto, da qui questa offerta di ristorazione che potrebbe essere aperta la sera, da qui l’affitto di queste sale pure.”

Invitando a “ragionare diversamente” rispetto all’utilizzo del castello, non solo come attrazione turistica, il consigliere spiega che il luogo “resta di proprietà di una comunità pubblica, bisogna trovare un ritorno sull’investimento”.

Una volta completati questi lavori, il prossimo progetto, ancora in discussione, potrebbe riguardare l’accesso al sito e in particolare la questione dei parcheggi, che regolarmente si ritrovano saturi.

Matthieu Chanvillard con Glenn Gillet

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