Il calvario di Uccle per il rifacimento dei sentieri del Wolvendael Park: “Non oso più nemmeno dare una data per i lavori”

Il calvario di Uccle per il rifacimento dei sentieri del Wolvendael Park: “Non oso più nemmeno dare una data per i lavori”
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L’osservazione è semplice. Il comune di Uccle ha voluto agevolare l’accesso delle persone a mobilità ridotta al parco Wolvendael: “oggi spero addirittura che non cadano persone sane visto lo stato delle strade”. L’Assessore Maëlle de Brouwer (Ecolo), responsabile degli Spazi Verdi, “non osa nemmeno più dare una data di lavoro” per cui la procedura è stata avviata… nel 2020.

Interrogata in consiglio comunale dalla consigliera comunale Marion Van Offelen (MR), l’assessore redige mestamente il retro atto.

Marion Van Offelen a Wolvendael ©DR

è iniziato bene però. Nel 2020, il comune sta avviando iniziative per rinnovare i sentieri in cattive condizioni nel parco Wolvendael, nel cuore di Uccle. Sono stati presi contatti con la direzione dei beni culturali (DPC) al fine di preparare un dossier per questo parco classificato. Nel 2020 è stato ottenuto il permesso. Nel 2021 è stato nominato un imprenditore ma nel 2022, nell’organizzare i lavori, il Comune si è trovato di fronte a un muro. “Per i siti classificati, l’organizzazione del lavoro viene fatta congiuntamente al DPC che poi comincia ad aggiungere nuove condizioni, in particolare sulla gestione delle acque o dei materiali utilizzati. Punti che non erano menzionati nella licenza. Il DPC è l’organizzazione sovvenzionatrice di questo progetto (la Regione copre l’80% dei costi che all’epoca ammontavano a 700.000 euro). Dobbiamo quindi andare nella loro direzione”.

“surrealismo belga”

Vengono quindi avviati nuovi studi. Poiché non si tratta più di una ristrutturazione identica, è richiesto il parere della Commissione Reale sui Monumenti e sui Siti (CRMS). Quest’ultimo risponderà nel settembre 2023. Nel frattempo è scaduto il permesso per i lavori. Tutto quello che dobbiamo fare è ricominciare tutto da capo. Sono in corso gli ultimi studi richiesti dal parere della Reale Commissione sui Monumenti e sui Siti, in particolare le indagini sulle infiltrazioni d’acqua. Successivamente bisognerà impostare un nuovo progetto in vista di una seconda domanda di autorizzazione che dovrà ottenere ancora una volta il parere del DPC e del CRMS.

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I piani verranno quindi ampliati con la creazione di valli per la gestione delle acque piovane. L’altro progetto all’aperto di Ukkelbeek all’altezza del grande stagno dovrebbe essere incluso nella futura autorizzazione. Quindi non è per ora. “surrealismo belga”commenta il consigliere comunale liberale che ammette volentieri che l’assessore sta facendo del suo meglio in questa materia.

Considerato ciò che resta da fare, i lavori non dovrebbero iniziare prima di almeno due anni. In bocca al lupo per le persone a mobilità ridotta che vogliono diventare ecologiche in un momento in cui l’Istituto di statistica e analisi di Bruxelles segnala i problemi di accessibilità per questo pubblico nei parchi di Bruxelles.

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