Macron approva una “tassazione” eccezionale ma “limitata” per le grandi aziende

Macron approva una “tassazione” eccezionale ma “limitata” per le grandi aziende
Macron approva una “tassazione” eccezionale ma “limitata” per le grandi aziende
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Il presidente Emmanuel Macron ha stimato questo mercoledì che una “tassa eccezionale sulle imprese”, come annunciato dal governo di Michel Barnier, è stata “ben compresa dalle grandi imprese” ma che deve essere “limitata”.

Di fronte al deterioramento delle finanze pubbliche francesi, “la soluzione non deve essere un aggiustamento a breve termine attraverso il taglio della spesa sociale (…) né un’eccessiva tassazione perché non abbiamo molto spazio di manovra fiscale”, ha affermato il capo dello Stato in un forum a Berlino. giorno dopo la dichiarazione di politica generale del Primo Ministro.

Michel Barnier ha sottolineato martedì che il debito pubblico “colossale” della Francia è una “vera spada di Damocle” che, se non si interviene, rischia di mettere il paese “sull’orlo del precipizio”.

Vedendo nella riduzione delle spese “il primo rimedio” contro il debito, ha anche annunciato che sarà richiesta la partecipazione delle “grandi imprese che realizzano importanti profitti” e dei “francesi più fortunati”, in nome della “giustizia fiscale”.

VideoTasse, potere d’acquisto, immigrazione… cosa ricordare dal discorso di politica generale di Michel Barnier

Il ministro dell’Economia e delle Finanze Antoine Armand ha ribadito mercoledì che i contribuenti meno fortunati e le medie imprese saranno risparmiati e ha insistito sul fatto che l’aumento delle tasse per i più ricchi sarà “temporaneo”.

Per Emmanuel Macron, la priorità assoluta dell’economia francese deve essere il miglioramento del “tasso di attività giovanile” e la riduzione del “tasso di disoccupazione”. Crede anche che la Germania stia facendo meglio della Francia in questo senso.

Il presidente, il cui partito ha perso la maggioranza in Francia dopo la sconfitta elettorale, intende continuare a svolgere un ruolo nel tentativo di stimolare la competitività e la crescita. Ma ora la sua azione si svolgerà soprattutto a livello europeo, ha affermato.

“Per me la priorità è la scala europea”, ha dichiarato il capo dello Stato da Berlino. “È qui che possiamo sbloccare molta crescita e potenziale”, ha sostenuto, affermando in particolare di voler creare “uno shock di semplificazione” nell’Unione europea, il cui dinamismo economico e innovazione sono ostacolati, secondo lui, da troppe normative.

#Swiss

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