la proposta LFI esaminata dalla Commissione Legge

la proposta LFI esaminata dalla Commissione Legge
la proposta LFI esaminata dalla Commissione Legge
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La richiesta dei ribelli ha poche possibilità di successo, dato che deve essere approvata da due terzi dei parlamentari, deputati e senatori messi insieme.

Dovremmo licenziare Emmanuel Macron per aver avuto “ha rifiutato di riconoscere il risultato” elezioni legislative? L’idea, lanciata dagli Insoumi, sarà sottoposta all’esame della Commissione Legge dell’Assemblea Nazionale, con poche possibilità di successo. Dopo un primo via libera dato il 17 settembre dalla Presidenza dell’Assemblea nazionale, la proposta di risoluzione volta a destituire il capo dello Stato, ai sensi dell’articolo 68 della Costituzione, dovrà essere esaminata entro 10 ore dai 73 deputati della Commissione di Legge.

Per i suoi promotori, appartenenti alle fila dell’Insoumis, questo testo intende denunciare la «Vol» dei risultati elettorali e a “colpo di stato democratico” di Emmanuel Macron. Qualunque sia l’esito del voto di mercoledì, spetterà poi alla conferenza dei presidenti dei gruppi politici decidere entro 13 giorni se il testo dovrà passare alla fase successiva, cioè all’esame in emiciclo. Questa proposta ha poche possibilità di essere adottata definitivamente, poiché deve essere approvata da due terzi dei parlamentari, deputati e senatori messi insieme.

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“In questo momento non si tratta di licenziare il presidente, ma di consentire all’Assemblea e al Senato di riunirsi presso l’Alta Corte per poter giudicare la rilevanza di questo licenziamento”ha sostenuto martedì in una conferenza stampa il deputato della LFI Antoine Léaument. I comunisti e gli stranieri del gruppo della DDR lo sperano “Le istituzioni non verranno ancora sequestrate” e quindi dovrebbero votare anche a favore, ha sottolineato la deputata Emeline K/Bidi. Stessa posizione degli ambientalisti: “questo regime sta perdendo slancio” e uno “discussione” è necessario per “mettere in discussione il presidenzialismo della Quinta Repubblica”Lo ha detto alla AFP la deputata Pouria Amirshahi.

Se i socialisti avessero accettato di trasmettere il testo alla Commissione legislativa, avevano avvertito che avrebbero votato “all’unanimità” contro questa procedura che, secondo loro, rischia “dare nuova legittimità” al capo dello Stato perché lo è “destinato al fallimento”. Anche il Raggruppamento Nazionale ha escluso di votare questo testo, con Marine Le Pen che denigra a “manovra del fumo” Di “l’estrema sinistra”. Così come fa il piccolo gruppo centrista Liot: “questa procedura non avrà successo”e quindi “ci interessa molto poco”ha evacuato martedì il deputato Olivier Serva. Discuterne è solo uno “perdita di tempo”ha aggiunto il suo collega Harold Huwart.

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