Pensionato sfrattato dall’ostello dei lavoratori migranti dopo aver dato rifugio al figlio

Pensionato sfrattato dall’ostello dei lavoratori migranti dopo aver dato rifugio al figlio
Pensionato sfrattato dall’ostello dei lavoratori migranti dopo aver dato rifugio al figlio
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La vicenda, rivelata dal Bondy Blog, ha commosso attivisti e funzionari eletti. Il 27 settembre, Niabaly Djiby, 79 anni, è stato espulso dal centro di accoglienza per lavoratori migranti di Les Amandiers, nel 20° arrondissement di Parigi. Colpa sua? Ha ospitato il figlio Aboubacar, che lo aiuta quotidianamente.

Il pensionato, ex ristoratore, abitava in un piccolo monolocale in questa casa sin dalla sua creazione nel 1983. Assicura di non avere alcun affitto arretrato dal suo arrivo nella residenza.

Una situazione che non commuove Adef Résidences, il gestore della casa, che lo accusa di “occupazione illegale” a causa della presenza di suo figlio.

Una mobilitazione per chiedere il reinserimento di padre e figlio

Di fronte alla situazione, i residenti e alcuni attivisti si stanno mobilitando per consentire il reinserimento del pensionato. Funzionari eletti, tra cui la deputata Danielle Simonnet e il consigliere di Parigi Laurent Sorel, si sono recati a casa per sostenere l’azione.

“Mentre paga l’affitto senza ritardi dal 1983, un pensionato di 80 anni si ritrova minacciato di sfratto perché ha accolto suo figlio! […] La legge deve cambiare. I residenti delle case dei lavoratori migranti e delle residenze sociali devono avere gli stessi diritti di qualsiasi inquilino! », Ha twittato in particolare Danielle Simonnet.

“Stop alla discriminazione razziale! I lavoratori stranieri negli ostelli pagano l’affitto, le tasse, devono avere gli stessi diritti degli altri”, ha sostenuto Laurent Sorel sui social network.

I residenti continuano la loro mobilitazione per, oltre a Niabaly Djiby, reintegrare diversi altri lavoratori espulsi negli ultimi mesi dalla casa di Amandiers.

#Swiss

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