GRAND AVIGNON Un nuovo contratto territoriale dell’Occitania unisce i sette comuni del Gard

GRAND AVIGNON Un nuovo contratto territoriale dell’Occitania unisce i sette comuni del Gard
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hanno firmato il contratto territoriale Occitanie 2022-2028 che li lega alla Regione, al Dipartimento del Gard e all’Agglomerato. Di cosa si tratta esattamente, alcune risposte.

Il Contratto Territoriale dell’Occitania permette di richiedere un sostegno finanziario alla Regione e al Dipartimento, destinato agli enti locali e ai territori. Questo contributo è concesso soltanto per strutturare progetti che rientrano nelle strategie di tutti (patto per il Gard, patto verde per la Regione, progetto territorio della Grande Avignone).Serve un approccio ambizioso orientato alla transizione ecologica, ma anche al rafforzamento degli equilibri territoriali affinché lo sviluppo del territorio sia armonico. Si tratta in particolare del sistema “Borghi-centri” predisposto dalla Regione. Monique Novaretti, consigliere regionale, insiste: “Non dovrebbero esserci due categorie di abitanti, quelli che vivono nella Francia metropolitana che beneficiano di infrastrutture efficienti, dotati di servizi ben collegati, in un quartiere occupazionale che recluta… E d’altra parte, quelli che vivono in un bel contesto “da cartolina” città e paesi dove, oltre alla dolcezza della vita, mancano i servizi e le comodità

.”

15 progetti strutturanti in programma nel 2024La strategia del contratto territoriale mira anche a preservare la diversità dell’economia locale adattandola alle nuove sfide. Tutto questo per migliorare la vita dei residenti e rendere le zone ancora più attrattive. Un primo contratto territoriale occitano riguardante i comuni del Gard della Grande Avignone è stato lanciato nel 2019. La nuova generazione si estende sul periodo 2022-2028: “Connettere i territori, accorciare le distanze economiche, sociali e geografiche per pianificare meglio e vivere meglio insieme… Questa è l’ambizione che abbiamo

“, riassume Monique Novaretti.

Concretamente, per l’anno 2024, il programma operativo prevede 15 progetti strutturanti per un importo complessivo di 10,4 milioni di euro. Possiamo citare ad esempio lo sviluppo della pista ciclabile di Chartreux, la creazione del futuro spazio intergenerazionale a Villeneuve-lez-Avignon, la creazione di un parco paesaggistico a Les Angles, la ristrutturazione energetica della scuola elementare di Pujaut o quella di due scuole gruppi di Roquemaure o la creazione di uno spazio ricreativo con doppio pump track a Rochefort-du-Gard.

Per l’insieme di questi progetti, i Comuni e la Grande Avignone prevedono un investimento di 5,4 milioni di euro, di cui 1,2 milioni forniti dall’Agglomerato ai Comuni, nell’ambito del Fondo di sostegno alla transizione ecologica. La Regione Occitania finanzia con un milione e il Dipartimento con un importo di 836.000 euro. La Grande Avignone prevede anche la riabilitazione del centro di riciclaggio di Sauveterre per 333.000 euro e ne farà richiesta al Dipartimento e alla Regione.Ci sono anche studi preliminari di progetto per il polo di scambio multimodale che accompagnerà la riapertura della stazione di Villeneuve-lez-Avignon (per il 2026,”lo speriamo“, si arrabbia Monique Novaretti). “Stiamo davvero lavorando per avere la multimodalità, con la nostra rete di autobus e tram. Forniamo sovvenzioni per creare piste ciclabili, come quella tra Pujaut e Villeneuve-lez-Avignon. Per noi è importante anche la riapertura delle nostre stazioni

“, sottolinea Xavier Belleville, vicepresidente della Grande Agglomerato di Avignone. Una mobilità più sostenibile è uno dei beni di un territorio.

La Grande Avignone è una comunità urbana composta da 16 comuni, nove dei quali si trovano nel Vaucluse e altri sette nel Gard, ovvero Villeneuve-lez-Avignon, Les Angles, Rochefort-du-Gard, Pujaut, Saze, Sauveterre e Roquemaure. Grand Avignon svolge il ruolo di coordinatore di questo contratto pluriennale.

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