Isère: la stazione sciistica dell’Alpe du Grand Serre salvata dal governo?

Isère: la stazione sciistica dell’Alpe du Grand Serre salvata dal governo?
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Messo alle strette da un deficit cronico da diversi anni, il comprensorio sciistico dell’Alpe du Grand Serre (Isère) potrebbe finalmente vedere il suo futuro più chiaro grazie al sostegno del governo. Il Ministro delegato agli Enti Locali e agli Affari Rurali, Dominique Faure, ha annunciato la settimana scorsa “di volerne fare un progetto sperimentale di transizione per le stazioni di media montagna”, mentre era presente alla fiera Mountain Planet a Grenoble (Isère).

“Si tratta di una sciovia a valle che permetterà sia agli sciatori che a tutti gli amanti delle Alpi di salire fino a 1.700 m in tutte le stagioni per godersi le attività del tempo libero in montagna”, spiega il ministro, che mobilita i suoi servizi per aiutare a reperire i 24 milioni di euro. euro di finanziamento per il progetto di transizione, in particolare richiedendo fondi europei, comunità e partner privati.

“La località resta un punto di attrazione insostituibile, anche senza neve”

In realtà il termine impianto di valle non è appropriato perché questo impianto non collegherà la valle alla località di La Morte, dove si trova il fronte nevoso della stazione. “Questo impianto partirà dal fondo dell’area e fornirà un accesso diretto alle piste in quota (culminante a 2.200 m), dove la neve è più costante, spiega César Ghaouti, portavoce del collettivo cittadino La Morte Vivante. Sostituirà 6 ascensori esistenti i cui costi operativi gravavano sulle finanze. (disavanzo annuo medio di 250.000 euro, coperto dalla comunità dei comuni). La transizione non significa chiudere gli ascensori. La località resta un punto di attrazione insostituibile, anche senza neve. Con le ondate di caldo estivo, diventerà un rifugio bioclimatico per Grenoblois. »

Dei 24 milioni previsti per il progetto, la metà andrebbe alla nuova funivia, l’altra allo sviluppo di aree bivacco, un belvedere, un bacino collinare multiuso per l’innevamento artificiale, la balneazione e gli allevamenti. Il ministro farà il punto tra un mese sullo stato del finanziamento del progetto che alcuni residenti considerano troppo costoso.

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