aveva investito una famiglia mentre guidava contromano, chiuso da dieci mesi

aveva investito una famiglia mentre guidava contromano, chiuso da dieci mesi
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L’incidente, avvenuto poco prima della mezzanotte del 12 aprile sulla D938 nei pressi di Airvault, è stato particolarmente scioccante e per una buona ragione: un veicolo Renault guidato da un uomo di 66 anni si era scontrato frontalmente con una Volkswagen con sei persone a bordo. vitto, due adulti e quattro bambini compreso un bambino di 2 mesi. Nonostante tutti fossero stati evacuati in ospedale, solo il padre, al volante, è rimasto gravemente ferito ed è stato operato.

“Lacerazione del fegato e della mano, frattura di una costola, ha fatto 30 giorni di ITT in totale”, indica Aurélie Jacques, presidente del tribunale penale. Il tribunale di Niort sta infatti giudicando il conducente della Renault all’origine dell’incidente, giovedì 25 aprile. “Stavi guidando contromano, a bassa velocità, con un tasso alcolemico di 1,98 g/l, ovvero quattro volte il livello massimo autorizzato. Inoltre, lo scorso gennaio la tua patente è stata sospesa per sei mesi. »

Il sessantenne, che vive con suo figlio ad Assais-les-Jumeaux, aveva iniziato la sua serata al PMU, prima di seguire le persone che aveva incontrato in una birreria. “All’inizio mi piacevano gli shandy, ma poi ho bevuto birre, e quando inizio a bere, non so come smettere,” spiega quello che non ricorda di aver preso la macchina e tanto meno di aver guidato nella direzione sbagliata. “Sono imperdonabile, non ho dovuto prendere la macchina. »

La “discesa agli inferi” di un uomo “normale”.

Quest’ultimo non è però un delinquente notorio; ha all’attivo solo due condanne, ma recenti. “Ogni volta che ci sono infrazioni stradali legate all’alcol, l’ultima ti è costata la patente”ricorda il magistrato. “Da parte della Procura constatiamo la totale assenza di consapevolezza” dell’imputato, “chi avrebbe potuto uccidere una famiglia”. “Inoltre ci vengono a spiegare che non ha problemi con l’alcol perché beve solo occasionalmente, ma non gestire il consumo è una forma di alcolismo. »

La pena prevista è pesante per chi non è mai stato detenuto: diciotto mesi di reclusione, sei dei quali sospesi. “Non entro nelle cause, lui è pienamente consapevole di quello che ha fatto e ha avuto parole per le vittime. poi interviene il suo avvocato, Me Laura Roose, in sua difesa. D’altro canto posso dirvi che fino al 2020 era un uomo normale, integrato, che non aveva mai conosciuto la giustizia. Poi è arrivata la discesa agli inferi, il fallimento professionale e poi la strada. Oggi lo accoglie suo figlio, ma per lui è un fallimento e la sua fuga, a volte, è l’alcol. »

La corte ha scelto di ordinare una sentenza semplice e dura: dieci mesi di reclusione con detenzione continuata. “I rischi di recidiva sono troppo grandi per lasciarti libero” giustifica il presidente. Gli è stata ritirata la patente per un anno e gli è stato vietato di guidare qualsiasi veicolo a motore per un anno.

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