Le federazioni sportive internazionali chiedono uno status fiscale “specifico” in Francia

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Il presidente della FIFA Gianni Infantino tiene un discorso durante il 48° congresso ordinario della UEFA, alla Maison de la Mutualité di Parigi, l’8 febbraio 2024. JULIEN DE ROSA/AFP

La Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA), la cui sede è a Parigi, e la Federazione Internazionale delle Associazioni Calcistiche (FIFA), che prevedeva di installarlo lì, stanno valutando la possibilità di lasciare la Francia. “Il sistema giuridico e fiscale non sembra essere adeguato [nos] attività”hanno stimato dopo una riunione tenutasi martedì 23 aprile.

“Sebbene la Francia sia la culla degli sport motoristici, la concorrenza internazionale, soprattutto in termini di costo del lavoro, e la globalizzazione dello sport, stanno indebolendo questa posizione”spiega Xavier Malenfer, direttore delle relazioni istituzionali e internazionali della FIA, in un comunicato stampa congiunto con la FIFA. “Senza un chiarimento, attraverso il riconoscimento di uno status specifico per le federazioni sportive internazionali, ci sono poche speranze di vedere le attività della FIA svilupparsi ulteriormente, nonostante tutte le risorse incontestabili di Parigi”lui continua.

Alla fine del 2023, l’esecutivo francese ha tentato di approvare nel bilancio 2024 una legge contenente disposizioni fiscali destinate ad attirare in Francia le federazioni sportive internazionali riconosciute dal Comitato Olimpico Internazionale, in primis il calcio. Da giugno 2021, la FIFA, creata a Parigi nel 1904 e con sede a Zurigo, Svizzera, ha una filiale a Parigi. Ad esso fanno capo i rapporti con le federazioni e la cooperazione tecnica a favore dello sviluppo del calcio. La capitale francese ospita anche un centro di compensazione responsabile in particolare dei meccanismi di solidarietà. Un primo passo prima di trasferire l’intera sede in Francia.

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Richiesta di maggiore chiarezza e visibilità

Tuttavia, nel dicembre 2023, il Consiglio costituzionale ha censurato questo regime fiscale vantaggioso, invocando l’uguaglianza prima delle imposte e mettendo così in discussione l’insediamento di queste federazioni.

“Il principale ostacolo individuato all’attrattiva francese è l’assenza di uno status giuridico proprio per le federazioni internazionali. Secondo la legge francese hanno lo status di associazioni e non possono essere considerate né organizzazioni internazionali né società. Il che ha conseguenze concrete sulle loro attività, sulla loro tassazione e, in ultima analisi, sul loro interesse a restare in Francia”spiegano la FIFA, la FIA e l’IFAF, la federazione internazionale del football americano.

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Riuniti da Sporsora, che riunisce gli operatori dello sport, in un convegno dedicato allo status delle federazioni internazionali, chiedono maggiore chiarezza e visibilità alla Francia. “per quanto riguarda il regime giuridico, sociale e fiscale che sarebbe loro applicabile”. “Le federazioni sportive internazionali non chiedono privilegi straordinari, né di essere trattate meglio di altri tipi di organizzazioni, ma neanche peggio”conclude Kenny Jean-Marie, direttore della filiale parigina della FIFA.

Il mondo con l’AFP

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