Nell’Île-de-France, un piano per aiutare e incoraggiare la creazione di centinaia di stagni

Nell’Île-de-France, un piano per aiutare e incoraggiare la creazione di centinaia di stagni
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Di Thibaut Faussabry
pubblicato su

23 24 aprile alle 19:43

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30.000, è il numero di stagni censiti nell’Île-de-France. Là Regione vuole aggiungerne altre centinaia. Questo martedì, 23 aprile 2024, Yann Wehrlingil suo vicepresidente, responsabile per la transizione ecologica, il clima e la biodiversità, lancia da Champlan (Essonne) a nuovo sistema regionale persviluppo e ripristino degli stagni.

Assistenza finanziaria fino a 5.000 euro

Chiamato “1.000 stagni”, questo piano regionale mira a sostenere comunità e associazioni, nonché singoli individui, con l’ausilio delle competenze della Società Nazionale per la Protezione della Natura (SAPN).

Oltre al supporto dell’associazione nella realizzazione, la Regione potrà rilasciare un aiuto fino a 5.000 euro per la realizzazione di un laghetto e fino a 2.500 euro per un restauro.

L’idea è quella di incentivare la realizzazione di stagni di ogni tipo. È economico e molto efficace per la biodiversità. È anche un’occasione per educare spiegando, ad esempio, che gli stagni non sono serbatoi di zanzare.

Yann Wehrling

Stagni, “un enorme serbatoio di biodiversità”

Molto urbano, il territorio della regione Ile-de-France possiede solo il 4% zone umide e ambienti acquatici.

Questo piano “1.000 stagni” fa quindi parte del Strategia di adattamento territoriale ai cambiamenti climatici.

Ogni stagno offre il benvenuto a tutta una serie di specie vegetali, ma anche a specie animali che verranno ad abbeverarsi e troveranno un’isola di freschezza. È un enorme serbatoio di biodiversità.

Vittorio Dupuyresponsabile degli studi sugli stagni presso SNPL

“Possiamo creare stagni ovunque”

Mentre Il 25% delle specie di anfibi elencate nell’Île-de-France in Francia sono minacciatesecondo la lista rossa regionale, la creazione di ambienti acquatici, come gli stagni, sono tutti luoghi favorevoli al loro sviluppo.

“C’è una sfida da riconquistare restituire spazi a queste specie. Possiamo creare stagni ovunque, anche ai piedi di un edificio e garantire così un accesso generale all’acqua per la biodiversità”, assicura Victor Dupuy.

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Parigi, ad esempio, conta un centinaio di stagni, scavato in particolare nei suoi parchi. “Alcuni sono gioielli di biodiversità, come quello del giardino Pierre-Emmanuel che ospita i tritoni maculati, che si trovano raramente, anche negli stagni delle zone rurali”, conclude il responsabile degli studi sugli stagni del SNPL.

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