Linea ad altissima tensione. Il progetto presentato a Marsiglia, una “mascherata” per gli oppositori

Linea ad altissima tensione. Il progetto presentato a Marsiglia, una “mascherata” per gli oppositori
Linea ad altissima tensione. Il progetto presentato a Marsiglia, una “mascherata” per gli oppositori
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Un primo progetto di linea ad altissima tensione tra le Bocche del Rodano e il Gard è stato presentato venerdì 27 settembre dal prefetto della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Se si tratta di una “zona a minore impatto” Secondo la prefettura gli oppositori continuano a deplorare un “passaggio forzato”.

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L’opposizione non si indebolisce intorno alla nuova linea THT di 400.000 volt nel progetto tra le Bocche del Rodano e il Gard.

Il prefetto della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Christophe Mirmand, ha presentato venerdì 27 settembre, durante un incontro presso la prefettura di Marsiglia, un primo progetto percorso, accompagnato da richieste di ulteriori studi e consulenze.
Questa linea a 400.000 volt, su circa 65 km tra Jonquières-Saint-Vincent nel Gard e Fos-sur-Mer, nelle Bocche del Rodano, dovrebbe consentire, secondo l’operatore di rete RTE, di far fronte ad un previsto raddoppio della la domanda di energia elettrica, in particolare per decarbonizzare il sito di Fos, uno dei due più inquinanti della Francia, e per accogliere nuovi progetti industriali cosiddetti “verdi”.

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Il prefetto annunciò dopo un terzo “riunione di consultazione” avendo convalidato a “zona di minor impatto” per il passaggio della linea, che aggira le città di Beaucaire (Gard) e Arles (Bouches-du-Rhône) da ovest e attraversa in particolare una parte del parco naturale del Parco della Camargue.

Quello che critico al Prefetto è la sensazione che questa consultazione fosse una mascherata.

Nelson Chaudon

Sindaco (RN) di Beaucaire

“[Le préfet] voleva proteggere alcune parti inizialmente previste in questa zona, si trovano tutte nelle Bocche del Rodano. Come se Gard fosse predisposto ad accogliere questa linea”, Ha reagito al France bleu Gard Lozère il sindaco (RN) di Baucaire Nelson Chaudon.


Il prefetto annunciò dopo un terzo “riunione di consultazione” avendo convalidato a “zona di minor impatto” per il passaggio della linea, che aggira le città di Beaucaire (Gard) e Arles (Bouches-du-Rhône) da ovest e attraversa in particolare una parte del parco naturale del Parco della Camargue.
Questa scelta è “con quattro richieste” continuò il prefetto: l’organizzazione di a “dibattito globale sull’impatto di tutti i progetti” sotto l’egida della Commissione Nazionale per il Dibattito Pubblico; la realizzazione di a “studio indipendente e contraddittorio” sulla scelta da parte di RTE del percorso aereo piuttosto che dell’interramento, ritenuto tecnicamente troppo incerto e molto costoso; competenza sulla valutazione del futuro fabbisogno di energia elettrica e consultazione specifica con il settore agricolo.
Questa scelta di zona, che ora dovrà essere affinata per arrivare al percorso definitivo, “è una fase importante ma che apre nuove consultazioni”ha insistito.

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Isabelle Gex, membro del collettivo “Stop THT 13/30”, dal canto suo ha denunciato “un passaggio forte” e uno “mascherata” consultazione intorno a “progetto arcaico e che non regge”.
Anche Laurent Israelian, segretario dipartimentale della FNSEA, il principale sindacato agricolo, ha denunciato un progetto “che ha un impatto diretto sulla Camargue”. “Noi agricoltori siamo molto limitati nelle nostre attività nel parco (naturale), ma RTE potrebbe entrare e fare quello che vuole”, protestò.
Christophe Berassen, direttore “Sviluppo e ingegneria del Mediterraneo” di RTE, dal canto suo ha assicurato che l’operatore si adopererà per “trovare un equilibrio con gli stakeholder locali”con particolare attenzione agli impatti ambientali e alle compensazioni ecologiche o finanziarie.

Il cronoprogramma previsto prevede comunque l’inizio dei lavori nel 2027 previa validazione amministrativa, con “l’obiettivo di riuscire a soddisfare le esigenze dei produttori entro la fine del decennio”insistette il signor Mirmand.
Gli oppositori hanno già annunciato l’intenzione di intraprendere un’azione legale contro qualsiasi decisione di convalida del progetto.

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