Una storia d’amore e crimine Michael Finkel

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L’Arsène Lupin dei musei

Mai l’espressione secondo cui la realtà a volte supera la finzione è stata così appropriata in quest’opera che merita davvero una deviazione.

Si tratta, infatti, dell’incredibile storia di Stéphane BREITWIESER, questo ladro d’arte francese classe 1971, soprannominato “l’Arsène Lupin dei musei” che, in sette anni, a partire dal 1997, avrà realizzato, con la complicità della sua compagna Anne -Catherine, più di duecento estorsioni museali durante le quali riuscì a sequestrare sotto gli occhi delle guardie quasi trecento opere d’arte rappresentanti bottini tra 1,4 e 2 miliardi di euro…

Molto esperto in materie storico-artistiche, collezionista compulsivo, questo personaggio si definisce “liberatore dell’arte” e non come un comune ladro; egli infatti non monetizzava in alcun modo il ricavato dei suoi furti, ma li custodiva gelosamente per il piacere di contemplare dal suo letto questi tesori che potevano essere un Cranach il Vecchio, o un Bruegel, uno dei suoi molteplici acquisti fraudolenti.

Colpito, disse, dalla sindrome di Stendhal e spinto da una passione ancora insoddisfatta, tra l’altro, per la pittura rinascimentale, non poteva, dichiarò a sua discolpa, resistere di fronte a tali capolavori. lavora verso il desiderio di possederli.

Un viaggio ricco di colpi di scena e aneddoti, uno più succoso dell’altro, scrupolosamente analizzati da Michaël FINKEL, giornalista americano che ha incontrato BREITWIESER per scrivere questo saggio al termine del quale il lettore apprenderà con stupore cosa ne è stato di questi dipinti, gioielli, pezzi preziosi, oreficerie, statue ecc… Da leggere, almeno per curiosità.

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