[LIVRE] “Il volto nascosto delle Olimpiadi”, cronaca di un disastro annunciato

[LIVRE] “Il volto nascosto delle Olimpiadi”, cronaca di un disastro annunciato
[LIVRE] “Il volto nascosto delle Olimpiadi”, cronaca di un disastro annunciato
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Diciotto giorni brevi: è questo il brevissimo lasso di tempo che intercorrerà tra la nomina del futuro governo, il giorno dopo il 7 luglio, e l’inizio della grande “festa popolare” dei Giochi Olimpici del 2024. Un evento ad alto rischio su tutti i fronti, se vogliamo credere alle rivelazioni di Sébastien Chesbeuf, che ha lavorato per sei anni nel Comitato organizzatore di Parigi 2024 prima di essere licenziato (licenziamento riconosciuto “abusivi e senza reale e grave motivo” dal tribunale del lavoro) per aver lanciato troppi allarmi e posto troppe domande senza risposta. Con Thierry Vildary, giornalista investigativo del dipartimento sportivo di France Télévisions, e Jean-François Laville, giornalista sportivo, firma un’indagine preoccupante dietro le quinte dell’evento: Il volto nascosto delle Olimpiadi. Le anime preoccupate si astengono!

Decisioni irregolari

Nel corso delle pagine, il lettore scopre che attorno all’organizzazione dell’evento si addensano le nubi: disorganizzazione dei team del Comitato Parigi 2024, opacità delle decisioni, inerzia delle autorità pubbliche, mancanza di personale da mettere in sicurezza, assenza di studi d’impatto (in Polinesia per la eventi di surf), scelta incongrua e costosa (il trasferimento della manifestazione di pallamano in uno stadio di Lille parzialmente all’aperto, ma comunque climatizzato, solleva interrogativi) – la coppa si riempie presto. Tanto più che i rischi per la sicurezza che gravano sulla cerimonia di apertura potrebbero, secondo gli autori, trasformare la grande festa in “questione di Stato”.

Cerimonia di apertura: un affare di Stato?

A riprova che all’inizio gli organizzatori avevano gli occhi più grandi della pancia e che anche Emmanuel Macron non esclude più il peggio, l’indicatore è stato rivisto al ribasso. Alla fine, saranno solo 320.000 gli ospiti “selezionati” (saranno stati un milione, poi 600.000) ad ammassarsi sui dodici chilometri di rive della Senna (la cui solidità, secondo i tre autori, è motivo di preoccupazione perché le sponde sono destinate a sostenere il peso delle tribune e quello degli spettatori) per assistere alla messa solenne. Una sfida per le squadre di sicurezza, tormentate da una minaccia terroristica considerata “seria”. Le testimonianze degli esperti di sicurezza interrogati sulla fattibilità della cerimonia di apertura riportate nel libro lasciano senza parole: “Tra molto complicato e impossibile”crede uno, mentre l’altro ammette: “Ho comunque vietato alla mia famiglia di partecipare alla cerimonia di apertura. » A pochi giorni dall’inizio dei Giochi Olimpici, la sconsolante dichiarazione di Alain Bauer – “La cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 è una follia criminale” -, sentito due anni fa, non è invecchiato neanche un po’.

Evidentemente le Olimpiadi hanno già tradito molte promesse: poco ecologiche (vedi i danni irreparabili causati al prezioso corallo polinesiano utilizzato per il surf), circondate da un alone di sospetti di corruzione e traffico d’influenza (che hanno portato la Procura finanziaria nazionale a perquisire due volte la sede del Comitato Parigi 2024, nel giugno e nell’ottobre 2023) e, contrariamente a quanto annunciato Anne Hidalgo (“nessun impatto sulla vita degli abitanti dell’Ile-de-France”), un incubo dall’inizio di giugno per Parigini.

I veri perdenti: i contribuenti

Una cosa è certa: il conto sarà salato, con i budget esplosi. Il costo è stimato almeno in più di 9 miliardi di euro (erano stati annunciati 6 miliardi), perché “per il momento non è stato ancora tutto conteggiato, fatturato e sommato”spiegare Capitale . Oltre alla partecipazione concordata di 3 miliardi di euro (“al minimo”stima il presidente della Corte dei conti, Pierre Moscovici, citando una cifra piuttosto ampia, fino a 5 miliardi), lo Stato dovrà riuscire a trovare i finanziamenti per la sicurezza, i trasporti e gli indennizzi per i commercianti.

Ma non è tutto: la vicenda è stata chiusa con molta discrezione da un pugno di deputati dell’Assemblea nazionale. Con un emendamento alla legge finanziaria 2022 (art. 158), i parlamentari hanno fissato la garanzia statale, per il prestito contratto dal Comitato Olimpico in caso di superamento del budget, alla modica somma di 3 miliardi di dinari. Una cifra quasi triplicata da un giorno all’altro, perché l’impegno iniziale era di 1,2 miliardi.

Qualunque sia il governo che i francesi sceglieranno tra un mese, con le Olimpiadi del 2024 sarà il battesimo del fuoco. Il consiglio di amministrazione del JO è stato ben insaponato da Anne Hidalgo ed Emmanuel Macron.

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